Da Aura Consortium al Progetto Virtus il mondo del luxury si affida alla blockchain

Impatto ambientale, impronta di carbonio, affidabilità e qualità della catena di fornitura, autenticità. Se questi temi sono forti nel mondo dell’industria della moda e del design, diventano imprescindibili nel mondo del lusso.
Ecco perché diventa sempre più frequente l’affidamento a quel notaio digitale rappresentato dalla blockchain. Questa tecnologia offre, infatti, ai marchi un modo per fornire una trasparenza senza precedenti nelle catene di approvvigionamento, soddisfacendo così le aspettative dei clienti in evoluzione. Ci sono anche molti vantaggi per i marchi nell'utilizzare la blockchain anche prima nel ciclo di vita del prodotto per aumentare la trasparenza nelle catene di approvvigionamento.
Le autorità di regolamentazione stanno imponendo nuove regole ai produttori per diventare più trasparenti nelle loro dichiarazioni di sostenibilità. I clienti del lusso vogliono prodotti più sostenibili. Pertanto, i marchi stanno ora sottoponendo a un controllo senza precedenti le loro catene di approvvigionamento e cercando un livello di trasparenza adeguato a consumatori e legislatori.
Tuttavia, trasformare le catene di approvvigionamento, a qualsiasi livello, non è un'impresa banale, considerando la complessità della fornitura e della logistica globali. Il problema si chiama tracciabilità. Ed è qui che la blockchain entra in gioco introducendo un registro condiviso che può essere utilizzato come fonte di ciò che avviene in real time tra le parti nella catena di approvvigionamento.
Ciascuna parte della catena di approvvigionamento è coinvolta nella convalida delle transazioni contabili, che vengono aggiunte alla blockchain come cronologia permanente e a prova di manomissione di ordini, spedizioni, fatture e pagamenti.
Aura Blockchain Consortium è stata creata per questi scopi ed è la prima a livello globale del lusso. Fondata nell'aprile 2021 da LVMH, Prada Group e Cartier, parte di Richemont ha visto poi l’arrivo del Gruppo Otb di Renzo Rosso entrato nell'ottobre 2021 e Mercedes-Benz nel maggio 2022.
Aura ha l'obiettivo di sviluppare le applicazioni della tecnologia blockchain e elevare gli standard del lusso consente la trasparenza della catena di approvvigionamento condividendo tutte le informazioni sull'oggetto di lusso con ogni nuovo proprietario. Dal design alle materie prime, alla produzione, al passaporto di manutenzione, al Dna del marchio, all'impronta di carbonio e molto altro, questa tecnologia consente ai clienti di prendere decisioni informate basate su una maggiore conoscenza e trasparenza.
Un’altra esperienza è targata Kering Eyewear. Il progetto di chiama Virtus ed è una piattaforma di scambio che utilizza la tecnologia blockchain per la valutazione e la tracciabilità di tutte le operazioni coinvolte nel sistema produttivo. Nello specifico il progetto, avviato nel 2018, mira a quantificare l’impatto di tutti i processi e le parti coinvolte.
Per questa ragione ogni partner del gruppo di occhialeria guidato da Roberto Vedovotto sarà chiamato a registrare i dati e le informazioni richieste direttamente sulla piattaforma digitale, al fine di verificare e confermare che ogni anello della catena produttiva operi nel pieno rispetto degli standard qualitativi e del codice di condotta ambientale, sociale ed etico del gruppo.
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