Crescita globale nei piani di Electrolux Professional

Incontro di coordinamento ieri a Pordenone tra la multinazionale e i sindacati. Confermati investimenti su prodotti e processi, in un mercato che resta incerto
Elena Del Giudice

Una serie di acquisizioni a sostegno dell’ambizione di Electrolux Professional di presidiare il maggior numero di mercati mondiali con un portafoglio prodotti assolutamente completo, è la filosofia della multinazionale svedese che ha a Vallenoncello, Pordenone, il proprio headquarters - perché è qui che è nata la Zanussi Grandi Impianti - illustrata ieri nel corso dell’incontro tra management e sindacati in quello che è stato l’osservatorio annuale del gruppo.

Gruppo da 4.800 dipendenti nel mondo che in Italia è presente a Pordenone con sito produttivo, centro di ricerca e direzionale, oltre un migliaio i dipendenti, e a Spilamberto, nel modenese, con uno stabilimento e un centinaio di addetti.

I piani di crescita di Electrolux Professional, realtà autonoma dal 2020, si sono concretizzati con le due recenti acquisizioni di Tosei, in Giappone, e di Adventys, in Francia, ma non è detto che l’avanzata si sia conclusa.

Tosei è stata un’operazione di grande interesse per il gruppo, sia per la penetrazione del mercato giapponese, sia per il settore di riferimento della company nipponica (le lavanderie), mentre Adventys è assolutamente strategica perché la società francese è specializzata nella tecnologia dell’induzione e ha portato nel gruppo competenze e know how, ancora più importanti se solo si ricorda l’obiettivo della Ue di abbandono del gas anche in cucina dal 2040 (ma nello stato di New York la data è quella del 2026).

L’azienda «sta proseguendo anche nel proprio programma di investimenti sia sul prodotto che sul processo - fanno sapere i coordinatori nazionali di Fim, Fiom e Uilm - mentre pianifica azioni di insourcing per cercare di compensare i cali di volumi».

Una flessione produttiva che investe diversamente i diversi settori di specializzazione (apparecchiature per cucine professionali, dai forni agli abbattitori, dai piani cottura ai frigoriferi, elettrodomestici professionali, sistemi di lavaggio ecc.) tanto da imporre, anche a Vallenoncello, un modesto ricorso alla cassa integrazione. Vero è che i conti del gruppo sono decisamente buoni sebbene i livelli raggiunti dopo la brusca frenata a causa del Covid, non siano ancora tornati ai livelli del 2019. Pesa una certa debolezza del mercato che investe con prudenza, condizionato dall’alto costo del denaro e anche dall’incertezza data dal contesto geopolitico.

Per Electrolux Professional il 2024 mostra un trend meno dinamico rispetto al 2023, da qui la conferma di un possibile ricorso alla Cigo per qualche reparto e per qualche giorno al mese.

Restano confermati gli indici per il premio di risultato, al momento gli indicatori si attestano al di sopra del 90%, in linea con gli ultimi tre anni, per un valore di poco meno di 2.300 euro annui, di cui l’80% viene anticipato mensilmente in busta paga.

«Come sindacato esprimiamo soddisfazione per una realtà fortemente radicata in Italia e per i risultati positivi dell’accordo del 2021», è il commento di Fim Fiom e Uilm. «È auspicabile - conclude Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm - che Electrolux Professional abbia un sistema di relazioni sindacali peculiare, adeguato all’eccellenza industriale che questa azienda rappresenta».

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