Cosulich: tre nuove navi a S.Giorgio di Nogaro

Il gruppo logistico punta a sviluppare il business siderurgico e portuale a Monfalcone dove ha la Marline e a San Giorgio di Nogaro dove, da poco ha acquisito uno dei quattro laminatoi, la Tecnosider, e dove rifornisce gli altri 3, i due di Marcegaglia e uno di Metinvest
Giulio Garau

TRIESTE. Cinque anni di piena espansione, lo dice anche lo slogan del sito: «Che sia mare, terra o aria affidati a qualcuno che li conosce tutti». La Fratelli Cosulich Group li conosce davvero tutti, sono i numeri a confermarlo: dopo aver portato le attività a Genova alla fine della guerra, pur con la sede legale a Trieste, ora sposta parte dei suoi interessi a Nordest.

«Trieste e il Fvg è il territorio dove siamo nati, adesso torniamo a casa sviluppando una serie di attività», dichiara Augusto Cosulich, presidente e Ceo del gruppo, che ricorda: «La nostra attività è stata concentrata a Genova dove abbiamo 2-300 collaboratori, nell’ufficio di Trieste ce ne sono trenta. Ma Trieste è e resta la sede legale. Che sia chiaro: non la sposteremo mai!»

Ora soprattutto che il gruppo logistico, che ha 167 anni, dopo uno sviluppo esponenziale negli ultimi 5-10, punta a sviluppare il business siderurgico e portuale a Monfalcone dove ha la Marline e a San Giorgio di Nogaro dove, da poco ha acquisito uno dei quattro laminatoi, la Tecnosider, e dove rifornisce gli altri 3, i due di Marcegaglia e uno di Metinvest.

«Diamo lavoro a oltre mille persone sparse in 27 paesi e uffici - continua Cosulich - e negli ultimi 5-10 anni abbiamo letteralmente cambiato faccia. Ora ci sono 104 società nel gruppo, il fatturato del 2021 ha chiuso a 1,5 miliardi di euro con un Ebitda di 40 milioni. Nel team lavorano con me 20 persone con grande voglia di fare impresa: siamo cresciuti in acquisizioni rilevando aziende logistiche e navi».

Le business unit vanno dall’agenzia marittima alle spedizioni (case di spedizioni fino alla dogana), trasporti terrestri con camion (oltre 130 di proprietà) fino all’armamento con 15 navi. «Sette sono delle bettoline, tanker per i bunkeraggio che teniamo a Singapore - spiega il Ceo - 8 invece sono da carico per le attività siderurgiche».

A consolidare il business siderurgico la collaborazione, da anni ormai, con Metinvest, la stessa che sta guardando al Fvg (un investimento di 900 milioni per dare lavoro a 500 persone). «Ci sono alcune difficoltà nel Fvg con Metinvest - conferma Cosulich - si spera in una soluzione. Altrimenti verrà scelto un altro sito».

Ma il business con l’acciaio continuerà nel Fvg. «Abbiamo iniziato con Metinvest - aggiunge - e ora partono da Mariupol in Ucraina 3 milioni di tonnellate di bramme a servizio di tutti i laminatoi di San Giorgio». Ma la Fratelli Cosulich non si limita a rifornirli, ha recentemente acquisito la Transteel di Lugano che controlla la Tecnosider (Officine Ots) a San Giorgio.

«Adesso abbiamo in mano il quarto laminatoio - commenta soddisfatto Cosulich - e lavoriamo con la Marline a Monfalcone. La nostra speranza è che vengano fatti i dragaggi a San Giorgio». Per sbarcare le bramme direttamente in porto. «Ho in programma un investimento di 50 milioni per 3 navi che faranno la spola da Mariupol» conferma il Ceo. E a Monfalcone oltre alla siderurgia l’obiettivo è sviluppare cellulosa e legname. Tra i business anche il servizio di bunkeraggio.

«Cinque milioni di tonnellate ogni anno tra New York, Monte Carlo, Genova, Dubai, Singapore, Hanoi e Hong-Kong» ricorda il Ceo. «E ci siamo buttati pure nel ramo dell’Lng - annuncia - abbiamo fatto un investimento di 90 milioni per due bettoline che saranno pronte tra il ’23 e il 24».

Serviranno le navi da crociera che vanno a gas: una sarà in servizio in Alto Tirreno, l’altra in Adriatico o Nord Europa. Fratelli Cosulich ha anche una Softwerhouse che usa per le proprie aziende, ma lavora anche per terzi, ha un business nel settore equipaggi (li fonisce alle navi), nel catering, e un’agenzia di assistenza ai Mega Yacht sopra i 50 metri. E non poteva mancare (è nel sangue dei Cosulich) una società di assicurazioni in campo marittimo. Business a 360 gradi. Meno che nel ramo finanziario: «Odio i fondi, li detesto - chiude Cosulich - E noi a loro non venderemo mai: noi siamo imprenditori». —

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