Coop Cvc: Zanette al vertice. Fatturato a quota 176 milioni
Nominati tre vice: Collatuzzo, Hormann e Praturlon in rappresentanza di Casarsa. Il presidente: «Pagina nuova per la viticoltura del Nord Est, priorità ai 1.500 soci»

Nominati dal Cda i nuovi vertici della cantina cooperativa Cvc (Conegliano, Vittorio Veneto, Casarsa), una realtà che vale 176 milioni di euro di ricavi, come certifica il primo bilancio unitario dopo l’incorporazione de La Delizia di Casarsa, e che ha una visione di lungo respiro con l’ambizione di rappresentare un soggetto forte nel mondo della viticoltura a Nord Est. Presidente è l’imprenditore Stefano Zanette (già a capo della “vecchia” coop Conegliano Vittorio Veneto), che avrà tre vice: Giuseppe Collatuzzo, rappresentante dell’area storica, Andrea Hormann, che fa riferimento all’area Sacile-Fontanafredda e Manuel Praturlon, in rappresentanza di Casarsa. Il Consiglio di amministrazione è composto da 22 membri, 8 dei quali espressione del territorio friulano.
Cvc si appresta così a partire con la piena operatività dopo che, nell’assemblea di venerdì scorso, erano stati approvati i conti.
Il neo presidente Zanette, archiviato l’episodio della perdita della controllata commerciale (1,8 milioni che saranno ripianati con gli eventuali utili futuri della stessa società), è soddisfatto di come sono andate le cose nella riunione del Cda.
«Siamo consapevoli di partecipare a un percorso che è ricco di sfide, non facili, ma con spirito ottimistico e positivo - osserva Zanette - . Essere stati scelti per acclamazione non può non far piacere, il Consiglio ha evidenziato che c’è coesione, che siamo una squadra pronta a lavorare a testa bassa, con umiltà, senza sbandierare i risultati. Sappiamo che Cvc è una realtà importante, i nostri 1.500 soci hanno terreni che vanno dalla Docg Conegliano Valdobbiadene fino alla Doc Aquileia. Sono circa 6 mila gli ettari su cui possiamo contare. E produciamo molte varietà di vino, tra cui naturalmente Prosecco e Pinot grigio».
I piani di Zanette e del Cda sono chiari e saranno supportati da un gruppo di manager di consolidata esperienza, come il direttore generale Lauro Pagot, in azienda da 33 anni, ma anche della direttrice amministrativa Luigina Montesel e del direttore tecnico Luca Dal Bianco, con un curriculum ultra ventennale sempre all’interno della cooperativa.
«Siamo grati e orgogliosi di poter contare sui nostri manager - commenta Zanette - . Se la cantina fino a oggi ha prodotto risultati per i soci, in gran parte il merito è del direttore generale e dei suoi collaboratori, che hanno dimostrato una guida discreta ma concreta».
L’obiettivo, che sta alla base della filosofia del presidente, è quello di consolidare i risultati, migliorando innanzitutto le fasi di lavorazione nei vari stabilimenti di proprietà, con «impianti di raccolta e imbottigliamento all’avanguardia, con una tecnologia sempre più sofisticata».
Cvc non ha un marchio proprio, ma imbottiglia per conto de “La Marca” di Oderzo. «Lavoriamo in sinergia con loro - aggiunge Zanette - e in continuità. Io credo che innanzitutto sia fondamentale rispettare il reddito dei produttori, dei soci vignaioli che conferiscono le uve alla Cvc. Su questo vorremmo consolidare la nostra posizione, dando stabilità e sicurezza al prodotto».
Per quanto riguarda la controllata “Vini La Delizia”, il presidente di Cvc conferma che resterà attiva, anche se non è stata individuata la figura di un manager dedicato, e che proverà a rimettersi in carreggiata facendo utili. «Spero che la società possa diventare il fiore all’occhiello della coop - conclude - , con un’affermazione nei mercati, in Italia e all’estero. Il compito di una realtà commerciale, infatti, è quello di dare più valore al vino ed è ciò che vorremmo accada».
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