Cimolai in rilancio. Nel primo semestre risultati sopra le attese: ricavi in salita del 35%
Il fatturato cresce a quota 177 milioni mentre l’utile supera gli 8 milioni.
Sciarra: «Andamento che conferma la resilienza del nostro modello»

Cimolai chiude il primo semestre 2024 con risultati finanziari decisamente positivi, confermando la solidità del percorso di rilancio intrapreso.
Il Consiglio di Amministrazione dell'azienda, riunitosi il 27 settembre, ha approvato il bilancio intermedio relativo al periodo 1° gennaio - 30 giugno 2024, che evidenzia un incremento del 35% dei ricavi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo quota 177 milioni di euro.
Il margine operativo lordo (ebitda ndr.) si attesta a 16 milioni di euro, superando le previsioni del piano industriale, e l’utile netto supera gli 8 milioni. La posizione finanziaria netta, che include anche il debito concordatario, è pari a 157 milioni di euro, migliorando del 16% rispetto a quanto previsto dal piano.
Il portafoglio ordini del gruppo ammonta a 760 milioni di euro, di cui 650 milioni relativi a Cimolai, in linea con le previsioni per il 2024 e il 2025.
Per l’intero anno 2024, le stime prevedono un fatturato di 360 milioni di euro, un mol di 31 milioni e un utile netto atteso di 13 milioni, con una posizione finanziaria netta che dovrebbe ridursi ulteriormente a 151,6 milioni di euro.
Cimolai sta attualmente lavorando su progetti di rilievo internazionale, tra cui l'Extremely Large Telescope (ELT) nel deserto cileno di Atacama, destinato a diventare il più grande telescopio al mondo, e il lotto 2 della linea 17 della Metropolitana di Parigi. In Italia, l’azienda è impegnata nella costruzione della nuova Torre Piloti di Genova, nell’Ospedale Borgo Roma di Verona, nella nuova stazione di Sesto San Giovanni e in lavori infrastrutturali sulla Statale 106 Jonica e sui viadotti della Statale 223 di Paganico.
Oltre agli attuali cantieri, Cimolai si è distinta nel passato per aver realizzato alcune delle opere più iconiche al mondo nel settore delle costruzioni metalliche. Tra queste spiccano la stazione della metropolitana “Oculus” di Santiago Calatrava a Ground Zero, New York, un progetto divenuto simbolo di rinascita e resilienza della città dopo l’11 settembre; la struttura a nido d’ape del Vessel a Hudson Yards, sempre a New York, e la complessa cupola di Al Wasl Plaza per Expo 2020 a Dubai, simbolo dell’evento mondiale.
In Italia, Cimolai ha costruito il nuovo Terminal dell’Aeroporto di Fiumicino e la stazione ferroviaria AV di Reggio Emilia, opere che testimoniano la capacità dell’azienda di realizzare infrastrutture strategiche per il Paese.
Il presidente esecutivo Marco Sciarra ha espresso grande soddisfazione per l’andamento del semestre «che confermano la solidità e la resilienza del nostro modello operativo. I risultati raggiunti sono il frutto di un lavoro costante volto all'efficientamento e all'ottimizzazione delle risorse. Proseguiremo su questa strada, mantenendo alta l'attenzione sulla riduzione dei costi e sull'incremento della competitività, in linea con la nostra strategia di crescita sostenibile».
Sciarra ha inoltre ringraziato il pool bancario e SACE, che da agosto 2024 forniscono preziose garanzie finanziarie legate alle commesse, permettendo a Cimolai di accelerare quelle attività commerciali rimaste più contenute nel 2023 e durante il primo semestre 2024.
Questi risultati giungono a seguito di un lungo percorso di ristrutturazione iniziato dopo le difficoltà finanziarie affrontate negli ultimi anni. Il piano di ristrutturazione, avviato con il concordato preventivo in Italia e un piano parallelo in Inghilterra, ha permesso all’azienda di evitare la liquidazione e riorganizzare il debito. La proprietà familiare, con l’intervento del patron dell’azienda Luigi Cimolai, è stata mantenuta grazie a un'iniezione di nuovo capitale, e ora l’azienda è tornata a essere competitiva sul mercato globale. Come si ricorderà, infatti, l’azionista di riferimento Cimolai ha sottoscritto il previsto aumento di capitale da 5,4 milioni, parte del piano finanziario di rilancio, in cui sono previste anche la cessione dei beni immobiliari, così come quella della partecipata svizzera Sitindustrie Suisse.
Riproduzione riservata © il Nord Est