Cereal Docks, il piano al 2024 punta a 1,1 miliardi di ricavi

Nel 2020 a 844 milioni di fatturato e nell’anno in corso la previsione è di 950 milioni. 

Tre obiettivi: sostenibilità, innovazione e inclusività

La redazione
© Alberto Bevilacqua - Venezia - Italy
© Alberto Bevilacqua - Venezia - Italy

VICENZA. Sostenibilità, innovazione e inclusività. Su questi tre elementi si fonda il Piano per la crescita al 2024 di Cereal Docks. Il gruppo vicentino, attivo nella prima trasformazione agro-alimentare per la produzione di ingredienti derivati da semi oleosi e destinati ai settori sementi, food, pharma, cosmetic e technical e nel trading di cereali, nel 2020 ha registrato ricavi per 844 milioni. E prevede di chiudere il bilancio in corso a 950 milioni.

Il Piano per la crescita indica l’obiettivo di 1,1 miliardi al 2024. Il quartier generale è a Camisano Vicentino, dove nel 1983 Mauro e Paolo Fanin hanno fondato l’azienda, oggi con stabilimenti anche a Marghera e Portogruaro. Il gruppo dà lavoro a 250 dipendenti. Negli anni si è dedicato alla diversificazione dell’offerta e allo sviluppo di nuove aree di business.

Punto di partenza del nuovo Piano è la trasformazione in società benefit attraverso la modifica dello statuto societario e dell’oggetto sociale. Questo particolare tipo di società persegue insieme allo scopo di generare profitto anche una o più finalità di beneficio su persone, territori e ambiente.

A testimoniare questo impegno, davanti al quartier generale del gruppo, che conta sei stabilimenti produttivi, tre centri di stoccaggio e lavora ogni anno oltre 2,7 milioni di tonnellate di materie prime agricole, nei giorni scorsi è stata svelata l’opera ispirata a Leonardo da Vinci: una grande figura geometrica formata da 12 facce poligonali che condividono un baricentro comune. Al suo interno, una pianta di gelso, simbolo del legame tra natura e scienza.

«Cereal Docks intende evolvere il modo di guardare il mondo e il business, puntando su un modello basato su paradigmi economici rigenerativi, che creino valore per la comunità e l’ecosistema – spiega il presidente Mauro Fanin -. Come il poliedro disegnato da Leonardo, anche le aziende del nostro gruppo hanno una visione a 360°, sono flessibili e capaci di modificare il proprio baricentro a seconda delle sfide che affrontano. Le facce di questo dodecaedro rappresentano i nostri collaboratori».

Cereal Docks è il principale fornitore di farine, oli e lecitine di alcune importanti filiere alimentari made in Italy. Quale player di riferimento nel trading internazionale contribuisce a colmare il deficit di materie prime agricole, che in Italia supera il 50% della domanda complessiva. L’obiettivo per i prossimi anni è garantire qualità, sicurezza e continuità delle forniture, investendo in nuovi punti di stoccaggio della materia prima, in tecnologie per la conservazione dei semi e nella logistica intermodale che integra nave, rotaia, gomma.

Un capitolo del nuovo piano è dedicato all’innovazione, attraverso l’ampliamento del portfolio prodotti, nuove modalità per valorizzare le matrici vegetali tradizionali e i loro sottoprodotti seguendo i principi dell’economia circolare.

Recentemente Cereal Docks ha completato l’operazione di acquisizione, per circa 11 milioni di euro, del ramo d’azienda per la produzione di oli biologici localizzato nello stabilimento di Roverchiara (Verona), gestito dal 2019 in regime di contratto d’affitto di ramo d’azienda. All’interno dello stabilimento appartenente al Gruppo Top Agri viene realizzato l’intero ciclo di trasformazione dal seme al prodotto, a garanzia dell’integrazione della filiera dei prodotti da agricoltura biologica, in particolare oli raffinati da semi di girasole, soia, colza e oli speciali da semi di lino e camelina. —

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