Carel veleggia oltre i 500 milioni di ricavi l’ad Nalini: «Acquisizioni anche nel 2023»
Un fatturato che supererà i 500 milioni di euro nel 2022, 100 assunzioni fatte nell’anno che sta per concludersi e altre 50 previste in Italia l’anno che verrà. Francesco Nalini, ad di Carel, mette un punto sull’anno all’epilogo e definisce le traiettorie che attendono il gruppo con sede a Brugine

Un fatturato che supererà i 500 milioni di euro nel 2022, 100 assunzioni fatte nell’anno che sta per concludersi e altre 50 previste in Italia l’anno che verrà. Francesco Nalini, ad di Carel, mette un punto sull’anno all’epilogo e definisce le traiettorie che attendono il gruppo con sede a Brugine. Carel è tra i leader nella progettazione, nella produzione e nella commercializzazione a livello globale di componenti e soluzioni tecnologicamente avanzate per raggiungere alta efficienza energetica nel controllo e la regolazione di apparecchiature e impianti nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione. È collocato in una nicchia di mercato in un contesto in forte mutamento: le parole d’ordine sono sostenibilità, risparmio energetico, qualità dell’aria, refrigerazione.
«È stato un anno di crescita – afferma Nalini – molto buono. A parità di perimetro saremo intorno al più 20 per cento di crescita. Anche nel 2021 il trend era stato estremamente vivace se confrontato con un 2020, primo anno di pandemia, dove non siamo calati, certo siamo cresciuti meno. Siamo inseriti in trend molto forti, diversi nostri mercati sono accelerati e per seguire questi importanti mutamenti in atto abbiamo investito anche in nuovo stabilimento in Croazia».
Le traiettorie di crescita sono un po’ la caratteristica del modello di business di Carel, si fondano su una capacità di integrare continue acquisizioni. Operazioni straordinarie di piccola taglia ma che hanno una ratio precisa e sta sotto la visione strategica del gruppo. «Sono tre le nostre linee guida in fatto di m&a – spiega Nalini – facciamo acquisizioni relativamente piccole che puntano su tecnologie complementari, aumento di quote di mercato o servizi. Quest’anno abbiamo realizzato tre acquisizioni che rispondono alla prima linea strategica, per cui tecnologie complementari. A questo risponde l’operazione Arion, che fa sensori, come pure la statunitense Sauber, mentre Klingerburg è uno dei produttori di una vasta gamma di prodotti utilizzati principalmente per il recupero del calore nei sistemi di ventilazione e per l’umidificazione, il raffrescamento adiabiatico e la depurazione dell’aria. Uno dei mercati finali su cui investiamo di più è il trattamento dell’aria, climatizzazione e ventilazione, per la qualità dell’aria e il risparmio energetico». In questo senso, spiega Nalini, i sensori possono essere usati nella ventilazione, indentificando la presenza di gas tossici: «Si tratta di una tecnologia particolarmente strategica per noi, perché quei dati sono poi utili per i nostri algoritmi e quindi integriamo queste informazione nel nostro sistema di controllo».
Un’altra acquisizione che serve per completare la gamma dei servizi, in questo caso, è stata la Sauber. Azienda lombarda che opera nei servizi di installazione e manutenzione per l’efficienza energetica. «Questa nostra strategia in fatto di operazioni straordinarie proseguirà, anche se, aumentando noi progressivamente di taglia anche la dimensione delle operazioni future potrebbe a sua volta migliorare».
Le linee esterne però, come detto, non sono gli unici elementi di crescita, Carel a parità di perimetro nei nove mesi, ultimi dati disponibili ha manifestato un incremento del 22,4 per cento, dato che sale al 29,3 per cento considerando anche le acquisizioni.—
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