Blind test superato per la trevigiana Pasta Sgambaro
La verifica su un gruppo selezionato di consumatori ha confermato come la pasta prodotta nel Trevigiano da tre generazioni sia immediatamente riconoscibile per il gusto

«La nostra pasta si riconosce bendati». Pierantonio Sgambaro, presidente del pastificio fondato nel 1947 con sede a Castello di Godego, ha voluto certificare l’affermazione con un blind test.
La verifica su un gruppo selezionato di consumatori ha confermato come la pasta prodotta nel Trevigiano da tre generazioni sia immediatamente riconoscibile per il gusto.
«La cifra di quest’azienda», si legge in una nota, «è la ricerca maniacale della qualità, partendo dalla filiera 100% italiana da oltre 20 anni, il passaggio nel mulino di proprietà, dove avviene la selezione dei grani, per finire alle linee produttive di pasta».
«Sono grani antichi» racconta Sgambaro «che esistono da migliaia di anni e che l’uomo è abituato ad assimilare, di conseguenza sono più leggeri, maggiormente digeribili e più sani dal punto di vista nutrizionale».
La novità è rappresentata da PastaSole, la prima pasta con farina di semi di girasole, frutto di una collaborazione con Cereal Docks.
«L’arrivo di PastaSole sugli scaffali della grande distribuzione» afferma Claudio Costantini, Direttore Generale di Pasta Sgambaro «contribuirà ad arricchire il panorama delle paste proteiche. Stimiamo possa realizzare un 20% del fatturato generato dalla pasta con il farro, la nostra punta di diamante. I nostri partner attenti alle novità e alla territorialità, come per esempio il Gruppo Alì Supermercati, hanno accolto con favore questa opportunità. Si tratta pur sempre di un pasto unico, una pasta che con il proprio condimento può essere mangiata anche alla sera, senza sentirsi in colpa».
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