Balzo dei ricavi di Fincantieri con la ripresa delle crociere

Fincantieri chiude il primo semestre con un balzo del 4,5% dei ricavi a quota 3,67 miliardi oltre il consenso degli analisti. La ripresa delle crociere (undici le navi consegnate nel periodo), le nuove opportunità nel militare sia Italia che all’estero nella nuova geopolitica mondiale e lo sviluppo del settore eolico offshore stanno accelerando la produzione industriale del colosso navalmeccanico.
Il Ceo Pierroberto Folgiero, analizzando i conti semestrali diffusi ieri, stima che nel 2023 il gruppo manterrà un pieno regime produttivo con una marginalità al 5%. Ridotte sensibilmente le perdite nel semestre a 22 milioni (erano 234 milioni), Fincantieri registra un risultato operativo (Ebitda) in crescita a 185 milioni. Solida la situazione degli ordini: il backlog è pari a 22 miliardi con 88 navi in portafoglio da consegnare fino al 2029.
«Ebitda ed Ebitda margin sono sostanzialmente raddoppiati, consolidando i positivi risultati già registrati del primo trimestre e le aspettative di accelerazione delineate dal nuovo piano industriale. Le iniziative in corso mirate ad incrementare l'efficienza operativa e il governo dei costi continuano a contribuire al miglioramento della marginalità delle commesse», sottolinea in una nota Folgiero. La posizione finanziaria netta è negativa per 2,8 miliardi con 4 navi da crociera in consegna nella seconda parte dell’anno.
Sul risultato netto negativo pesano i costi relativi ai contenziosi per danni da amianto; al netto di queste voci Fincantieri segnala un utile adjusted di 3 milioni. Nel triennio 2020-2022 sono stati investiti circa euro 960 milioni nei siti produttivi italiani ed esteri sui quali è in corso un grande piano di modernizzazione che punta su robotizzazione e digitale.
Dai conti emerge così una società solida nel business tradizionale e proiettata sulle fonti energetiche alternative. I dati relativi al primo semestre saranno approfonditi nel corso di una conference call con gli analisti domattina alle 8.45 alla quale prenderanno parte Pierroberto Folgiero (amministratore delegato e direttore generale) e Giuseppe Dado (chief financial officer).
Gli analisti attendono indicazioni soprattutto sugli obiettivi del piano industriale presentato all’Investor Day in maggio che tra le altre cose prevede un ritorno all’utile netto nel 2025, con una progressione dei ricavi dai 7,6 miliardi di euro previsti quest’anno ai 9,8 miliardi per il 2027. Già il primo trimestre del 2023 si era confermato in linea con le previsioni per l'intero esercizio, con un aumento dei ricavi del 4,9%.
Fincantieri indica che nel semestre il settore shipbuilding ha registrato ricavi «sostanzialmente in linea» con lo stesso periodo 2022 e pari a 2.972 milioni (-2,1%). I ricavi del settore eolico offshore e navi speciali sono in aumento del 27,9% a 482 milioni.
Parlando di recente con il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, Folgiero ha ricordato che Fincantieri vuole crescere a livello internazionale nel settore navale militare. L'azienda italiana ha confermato il proprio interesse per la divisione navale Thyssenkrupp Marine Systems, per cui l'impresa madre tedesca starebbe cercando potenziali acquirenti. La società triestina partecipa anche al programma Flotlog, che prevede la costruzione di quattro navi di supporto logistico (Lss) per la Marina francese da parte del consorzio temporaneo formato da Chantiers de l’Atlantique e Naval Group.
Si consolidato anche il rapporto tra Fincantieri e la Us Navy: la società italiana costruirà per la marina americana una nuova fregata, la quarta nell'ambito del programma Constellation.
Accanto ai settori navali militare e civile, un terzo pilastro sta diventando “sempre più importante” per il gruppo. Il riferimento è agli impianti eolici in mare, che consentono di produrre energia pulita.
Sul fronte industriale il gruppo ha siglato di recente un accordo con newcleo, azienda di tecnologie nucleari, e con Rina, per realizzare insieme uno studio di fattibilità per applicazioni nucleari nel settore navale, sfruttando la tecnologia dei piccoli reattori modulari raffreddati a piombo (Smr) di newcleo.
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