Askoll Eva, è lo scooter elettrico più venduto in Italia: nuova commessa per 250 mezzi

L’ordine arriva da un primario operatore europeo per ora top secret. «Studiato per il trasporto di due persone, è lo scooter elettrico più venduto in Italia. Un mezzo scattante, maneggevole ed estremamente versatile scelto non solo da privati ma anche dai principali operatori nei servizi di e-sharing» dice l’azienda

Federico Piazza

VICENZA. Cresce il mercato dei veicoli elettrici e della mobilità condivisa, e con esso anche Askoll Eva. Il produttore di e-bike, e-scooter, kit e componenti per motori elettrici e batterie, società del gruppo vicentino Askoll, ha infatti ricevuto da un primario operatore europeo di sharing un nuovo ordine di 250 e-scooter da fornire entro gennaio 2022, per un valore di circa 800mila euro. Il modello oggetto dell’accordo è l’Askoll eS2.

«Studiato per il trasporto di due persone, è lo scooter elettrico più venduto in Italia. Un mezzo scattante, maneggevole ed estremamente versatile scelto non solo da privati ma anche dai principali operatori nei servizi di e-sharing», dichiara l’azienda di Dueville. «Siamo indubbiamente soddisfatti di questo ordine, che si aggiunge alle commesse in ambito sharing ricevute nei mesi di marzo e luglio 2021 per un valore complessivo di 7,5 milioni di euro», afferma l’amministratore delegato di Askoll Eva, Gian Franco Nanni. «La ripresa di questa tipologia di business è senza dubbio una delle importanti novità del 2021 considerando che l’apporto dello sharing nel corso del 2020 al fatturato di Askoll Eva era stato pressoché nullo, ci fa essere molto ottimisti sulle prospettive future del Gruppo».

Riparte la mobilità condivisa

La ripresa del mercato della mobilità condivisa è evidenziata dal 5° Rapporto dell’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility. Come riportato dall’Ansa il 23 novembre, nel 2021 scooter, bike e monopattini in sharing hanno superato i valori del 2019 pre-pandemia e il car sharing li sta raggiungendo in queste settimane. Sono 5,6 milioni le iscrizioni ai servizi di mobilità condivisa, con 158 servizi di sharing attivi in 49 città (il triplo del 2015).

Circa 15 milioni di italiani possono utilizzare almeno un servizio, con quasi 90mila veicoli in condivisione tra auto, scooter, bici e monopattini. Il Rapporto segnala che però i servizi di sharing per tutte e quattro queste tipologie di veicoli sono ad oggi disponibili solo in quattro città della penisola: Milano, Roma, Torino e Firenze. E oltre la metà dei capoluoghi italiani non dispone ancora di alcun servizio. Un dato interessante registrato dall’Osservatorio è che negli ultimi cinque anni il peso medio di un veicolo in sharing è passato da 400kg a 120kg, che indica la preferenza degli utenti a noleggiare mezzi che non pongono problemi di parcheggio, senza motore o con motore elettrico. Mentre a livello mondiale, un recentissimo studio della società indo-canadese di ricerche di mercato Precedence Research stima che globalmente il settore della mobilità condivisa crescerà dai 420,15 miliardi di dollari di valore del 2020 ai 777,85 miliardi del 2030, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) dell’8,5%.

La ripresa di Askoll Eva In questo contesto il 2021 è sicuramente all’insegna del rilancio per Askoll Eva, dopo il forte rallentamento dell’anno precedente. Triplicati i ricavi netti del primo semestre, a 6,8 milioni di euro rispetto ai 2,3 milioni dello stesso periodo 2020. Ridotto di oltre due terzi l’Ebitda negativo a -0,8 milioni di euro rispetto a -2,6 milioni del primo semestre 2020, dimezzato l’Ebit negativo a -2,4 milioni di euro, più che dimezzata la perdita netta di esercizio a -2,3 milioni di euro, migliorata la posizione finanziaria netta negativa a -11,6 milioni di euro al 30 giugno 2021 rispetto a -13,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020. E per il rafforzamento patrimoniale della società quotata all’AIM Italia, deliberato aumento di capitale in opzione per circa 7,7 milioni di euro, di cui fino a 6,4 milioni pari all’82% del valore complessivo garantito da Askoll Holding srl, con termine finale di sottoscrizione al 31 dicembre 2021. «Il settore in cui operiamo sta vivendo un periodo di forte crescita e Askoll Eva ha certamente tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista e avvantaggiarsi di questa situazione. Nel corso del primo semestre abbiamo continuato ad investire sia nella ricerca sia nello sviluppo di tecnologie già note e nuove», ha commentato Nanni. Gran parte del fatturato è derivata dalla vendita di scooter elettrici sia in ambito retail per utilizzatori privati sia in ambito professional. Con il ritorno all’utilizzo anche dei mezzi in sharing.

Il mercato Italia

Le vendite di Askoll Eva in Italia nel primo semestre sono più che raddoppiate rispetto al primo semestre 2020, attestandosi a 3,7 milioni di euro, beneficiando della proroga dell’Ecobonus sugli scooter elettrici e in generale della maggior propensione verso l’utilizzo di mezzi individuali (personali o in sharing) per gli spostamenti cittadini in alternativa all’utilizzo dei mezzi pubblici. Così Askoll Eva si conferma tra i leader del mercato italiano degli scooter elettrici con una quota del 22%.

Il mercato Europa Bene anche l’Europa, dove Askoll Eva ha una quota di mercato del 4%. Ricavi tornati ai livelli pre-Covid del primo semestre 2019 a 2,8 milioni di euro, soprattutto grazie al buon andamento del segmento professional con la fornitura di flotte di veicoli per le consegne nella penisola iberica e alle nuove forniture per clienti sharing in Francia. «Siamo impegnati ad accelerare maggiormente la crescita in Europa attraverso l’inserimento di alcuni Temporary Manager sui mercati strategici che stanno via via ampliando la rete distributiva con inserimento di nuovi operatori commerciali e punti vendita», dichiara Nanni. «Ci confermiamo anche per questo semestre tra le aziende leader in Italia negli e-scooter; abbiamo recuperato diverse posizioni sul mercato europeo dove siamo al terzo posto in termini di market share. Siamo il principale produttore di e-scooter europeo». Nel Vecchio Continente le vendite complessive di mezzi a propulsione elettrica (categorie L1 e L3) sono cresciute su base tendenziale nei primi sei mesi dell’anno di circa il 55%, con oltre 43.000 veicoli registrati. Cinque le nazioni che fanno la parte del leone sommando oltre il 75% delle registrazioni: Paesi Bassi, Francia, Germania, Spagna e Italia.

Gli obiettivi extra Europa E in prospettiva Askoll Eva guarda anche ai mercati extra europei. Per il momento le vendite sono concentrate in Europa, Turchia e Israele, ma è allo studio una strategia di espansione anche in Asia, Nord America e Sud America. Nel caso dell’India, enorme mercato delle due ruote con un grande potenziale di sviluppo anche per la mobilità elettrica, l’idea è di non partire direttamente con l’offerta di veicoli Askoll bensì di piattaforme tecnologiche in joint venture per fornire componentistica come motori elettrici e batterie ai grandi produttori indiani di motoveicoli. Un piano che nel 2020 e 2021 è stato rallentato dalla pandemia ma che l’azienda intende riprendere. L’obiettivo invece per i mercati del continente americano è quello di vendervi veicoli Askoll. In Nord America innanzitutto i monopattini.

 «Stiamo finalizzando un monopattino per il mercato europeo e ancora più per quello nord americano, dove operano grandi player di sharing come Lime, Bird e Spin, oltre ad altri. Realtà che stanno ampliando la loro offerta di mobilità condivisa sostenibile, partendo dal monopattino e dall'e-bike fino al moppet (come in USA chiamano lo scooter europeo)», spiega Nanni. «Il nostro intento è di iniziare a fornire questi operatori con un ventaglio di soluzioni di mobilità sostenibile, in particolare monopattino e scooter, in prima battuta dall'Europa e in seconda battura localizzando la produzione o in Messico o in alcuni stati Usa.

In Messico siamo già presenti come gruppo Askoll mentre in Usa dovrebbe essere fatto da zero». Interesse anche per l’America Latina, dove Askoll Eva è in fase di studio e di test driving su strada dei suoi veicoli, che poi dovranno essere adattati tecnicamente e commercialmente alle esigenze dei mercati locali. In Centro e Sud America gli standard di omologazione dei veicoli sono molto simili a quelli europei, e Askoll Eva può inoltre sfruttare le sinergie di gruppo, essendo Askoll già presente industrialmente anche in Brasile dove produce per il settore degli elettrodomestici. Focus soprattutto sulla domanda di veicoli per le consegne professionali: «I veicoli per questo tipo di attività in America Latina spesso richiedono prestazioni importanti, perché il raggio di azione nelle consegne di questi operatori, i carichi trasportati e le sollecitazioni su strada sono in genere piuttosto rilevanti. E siccome le infrastrutture di ricarica e sostituzione delle batterie sono poco diffuse, occorre a maggior ragione aumentare l'autonomia dei veicoli», conclude Nanni.

Riproduzione riservata © il Nord Est