Acciaierie Venete avvia trattative per acquisire i siti industriali di Ascometal in Francia

Il gruppo siderurgico veneto si espande in Francia.Trattative esclusive per acquisire da Ascometal France Holding, detenuta da Swiss Steel, leader nella produzione di soluzioni speciali in acciaio lungo, i 3 siti industriali di Hagondange (Mosella), Custines (Meurthe-et-Moselle) e Le Marais (Loira), e il centro di ricerca CREAS (Mosella)

Erano anni che guardavano questa operazione. E dopo una gestazioni durata almeno 12 mesi finalmente Acciaierie Venete sembra pronta per chiudere con Ascometal France. Il gruppo siderurgico italiano guidato da Alessandro Banzato, oltre 75 anni di storia nella siderurgia italiana, produzione di engineering steel e una capacità annua di 2 milioni di tonnellate all’anno, è al centro di trattative esclusive per l’acquisizione di tre siti industriali e un centro di ricerca dalla holding d’oltralpe, parte di Swiss Steel. Si tratterebbe della prima operazione oltre confine del gruppo.

Un deal studiato da tempo. Gli stabilimenti in questione erano, infatti, un dossier caldo, e già in passato quando c’era stato il passaggio dal Gruppo Lucchini al fondo Apollo, Banzato aveva tentato un approccio. Ora invece pare che l’operazione potrebbe chiudersi nell’arco di circa sei mesi, si parla della prima metà del 2024. Ad annunciarlo in una nota è la stessa compagnia padovana. Le strutture coinvolte di Ascometal sono ubicate a Hagondange, Custines e Le Marais, insieme al centro di ricerca CREAS, e rappresentano un'opportunità significativa per Acciaierie Venete di espandersi nel mercato continentale. Considerando il posizionamento dei siti, in misura prevalente nel comparto automotive e in un Paese come la Francia, che ha ancora un’industria automobilistica nazionale con numeri diversi da quelli italiani.

Con una produzione di oltre un milione di autoveicoli nel 2022 il paese è il quarto produttore europeo, mentre l’Italia fa meno della metà delle autovetture. I siti di Ascometal, specializzati nella produzione di barre d'acciaio per industrie come l'automotive e la meccanica, erano stati precedentemente acquisiti dal Gruppo Svizzero Schmolz+Bickenbach, ora noto come Swiss Steel Group. La transazione proposta è considerata una mossa strategica per «consolidare la posizione di Acciaierie Venete», aumentando la sua capacità produttiva fuori dall'Italia e offrendo un futuro stabile ai siti acquisiti.

L'operazione include anche un «ambizioso piano di investimenti per gli stabilimenti», afferma la nota stampa, con l'obiettivo di creare sinergie industriali, soprattutto nell'ambito degli acquisti. Questa strategia garantirebbe anche un supporto significativo per i più di 600 dipendenti impiegati nei siti industriali e nel centro di ricerca. Il piano investimenti sarà uno degli elementi portanti dell’operazione industriale francese. Acciaierie Venete investirà evidentemente anche una quota significativa di equity. Il progetto verrà presentato agli organi rappresentativi dei dipendenti Ascometal nell'ambito del processo di informazione-consultazione.

Il completamento dell’acquisizione è previsto, come detto, nel primo semestre dell’anno prossimo una volta ottenuta l’approvazione delle autorità di regolamentazione competenti. Con un fatturato di oltre 1,9 miliardi di euro nel 2022 e 1.600 dipendenti, Acciaierie Venete ha 8 stabilimenti produttivi situati tra la Lombardia e il Nord Est ed una sede commerciale in Svizzera. Nel 2023 il gruppo dovrebbe registrare una marginalità solida, attorno al 10 per cento del fatturato. —

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