Il web tascabile made in Nordest conquista il mondo mobile

Il web tascabile nato a Nordest conquista il mondo. E' una startup italiana a vincere il Mobile World Congress di Barcellona, la più grande fiera mondiale di telefonia. Si chiama Athonet, ha la sede a Bolzano vicentino, e si aggiudica il Gsma Award 2016 come best solution for growing smaller or indipendent network. In altre parole migliore soluzione per la crescita di reti piccole e indipendenti. È da 2009 che l’Italia non vinceva un premio alla manifestazione.
Cosa fa Athonet? Porta Internet e la banda larga low cost in zone rurali e Paesi in via di sviluppo.
L'idea è di Gianluca Verin, bassanese, laurea in ingegneria a Padova, cofondatore con Karim El Malki, italiano di origine egiziana, di Athonet nata 10 anni fa proprio per creare l'internet tascabile, formato "poket".
Tutto inizia in Svezia. Dopo gli studi in Inghilterra e lavoro come ricercatore Karim va in Svezia per lavorare nelle telecomunicazioni. La multinazionale nella quale muove i primi passi è Ericcson. Lì conosce Gianluca. Insieme pensano di mettersi in proprio, vogliono portare la connessione dove non c'è e abbattere i costi del servizio.
Ma come ridurre il prezzo dell’installazione di reti? L’idea è di limitare l’uso dell’hardware. La soluzione si chiama PriMO(Primate Mobile) e usa la rete cellulare come estensione della Intranet. La tecnologia low cost consente di creare una rete cellulare autonoma in meno di 30 minuti (UMTS/HSPA e LTE). E garantire la comunicazione audio e video in zone come ospedali, campus, aeroporti. Con un kit che si trasporta in una valigetta.
Malgrado ci fossero diversi investitori stranieri interessati all’idea, decidono di tornare in Italia. Nel 2010 Athonet esce allo scoperto con la prima sperimentazione di prodotto a Trieste, in Area Science Park dove è incubata come start up. Il primo step vero di sperimentazione è in Emilia.
Siamo nel 2012 e il terremoto danneggia le comunicazioni. Athonet costruisce isole Wifi per permettere agli “sfollati” di continuare a interagire con il resto del mondo. Un successo. Athonet arriva così in Africa, nelle zone rurali degli Stati Uniti, inizia a collaborare con aziende come Nokia, Airbus e Enel che li ha inseriti nel loro progetto di incubazione (Enel Lab).
Oggi Karim è tra i 17 innovatori che hanno cambiano il mondo. Un riconoscimento importante per la startup di Bolzano Vicentino che oggi conta 30 collaboratori.
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