Il Tribunale condanna Electrolux a restituire le ferie a 120 dipendenti

"Questa volta non si tratta della solita amara riflessione di fine agosto: i giorni di ferie sono volati”. Esordisce così l'ultima nota emessa stamani dalle Rsu dello stabilimento Electrolux di Susegana.
Per alcuni dipendenti dell’Electrolux Italia Spa è stato un giudice a sentenziare che i giorni di ferie per il 2012 e 2013, letteralmente “volati” senza se ne accorgessero, e ora devono essere rimessi nella disponibilità dei lavoratori che potranno fruirne.
I fatti risalgono a periodi tra il 2012 e il 2013 quando l’Electrolux, con una procedura di cassa integrazione straordinaria aperta, aveva cominciato a collocare, sottolineano le Rsu "in modo forzoso e ripetutamente", un rilevante numero di lavoratori in ferie a ridosso e/o in sostituzione della collocazione in cassa integrazione. "Il tutto senza alcuna comunicazione sindacale, in maniera frazionata durante la giornata lavorativa (tra le 2 e le 4 ore al giorno) e senza darne neppure comunicazione ai diretti interessati che sono venuti a conoscenza della collocazione forzata in ferie soltanto con il ricevimento del prospetto paga del mese successivo" spiegano i sindacati.
A fronte di un ricorso presentato nel 2014 dai lavoratori della Electrolux, e promosso dalle RSU di fabbrica, con il patrocinio dell’avvocato Giacomo Summa di Roma, il Tribunale del Lavoro di Pordenone, giudice Angelo Riccio Cobucci, qualche giorno, fa ha pubblicato le motivazioni della sentenza relativa all’illegittimità della condotta aziendale e ha condannato l’azienda a ripristinare il monte ore ferie per ciascun dei 120 lavoratori ricorrente.
Ripristino del monte ore ricostituito con la busta paga di luglio 2016, in consegna in questi giorni ai lavoratori Electrolux di Susegana. A seconda dei singoli casi si va da poche ore a decine di ore, che ora sono a disposizione dei lavoratori. L’azienda ha 60 giorni per valutare se fare ricorso contro la senteza.
"Alla grande soddisfazione individuale dei lavoratori si somma quella delle Rsu - si precisa -. Sin dall’inizio, infatti, avevamo ritenuto illegittima la decisione unilaterale dell’azienda di utilizzare in maniera forzosa le ferie dei dipendenti e ora siamo confortati dalla sentenza che costituisce un precedente importante per tutto il Gruppo Electrolux e per le tante situazioni simili presenti nelle imprese venete".
Il Giudice del Lavoro, infatti, ha sancito ulteriormente la necessità che le ferie siano considerate momento che consenta al lavoratore di reintegrare le proprie energie psico-fisiche, e, pertanto, che il potere discrezionale del datore di lavoro di fissare l'epoca dell’astensione non è da intendersi privo di vincoli. L’azienda, quindi, dovrà tener conto degli interessi del dipendente al punto da assumere l’obbligo, nei confronti di quest'ultimo, di una comunicazione con un preavviso utile a consentirgli di organizzare in modo conveniente il riposo concesso.
E, non ultimo, per salvaguardare la funzione fondamentale dell’istituto, la fruizione delle ferie deve assumere, di regola, valenza continuativa e pertanto come sentenziato non frazionata (singolo giorno o a ore). Infine la sentenza ribadisce che la fonte primaria è il codice civile che è fonte superiore rispetto a circolari INPS che non possono essere in contrasto con la legge.
"La sentenza del giudice è ora un precedente di grande rilievo giuridico, che inevitabilmente fa scuola su una materia così importante nel diritto del lavoro (ferie frazionate in sostituzione alla cassa integrazione), dove rischia di prevalere l’arbitrio dell’impresa" chiudono le Rsu.
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