H-Farm acquisisce l’International School di Treviso

TREVISO, 21 Novembre 2015 - Traguardo importante per H-Farm. Avviata infatti l’acquisizione dell’International School di Treviso, istituto certificato Ibo per il percorso PYP (Primary Years Program) e Myp(Middle Years Program), operante nella attività didattica in linga inglese rivolta a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, che ha chiuso il bilancio al 30 giugno con un valore della produzione di 1,6 milioni di euro e un risultato netto di circa 90 mila euro.
Il valore dell’operazione, portata a termine da Digital Academia, interamente controllata da H-Farm, si attesta attorno a 800 mila euro.
H-Farm ha anche siglato un accordo quadro con l’istituto scolastico Vescovile Collegio Pio X già attivo nella formazione superiore internazionale.
“Grazie a queste operazioni - spiegano dall’azienda - H-Farm ottiene tutte le autorizzazioni e compie il primo passo verso la realizzazione di un progetto più ampio finalizzato a creare un percorso completo di formazione K-12, che va dai primi anni di età scolare al diploma superiore, al quale si aggiunge la formazione post diploma, dalla laurea ai master, che permetterà ai giovani di oggi e di domani di affrontare ed interpretare in maniera consapevole gli enormi cambiamenti che il digitale sta apportando nei sistemi e nei processi a livello globale”.
“Dobbiamo dare ai giovani i giusti strumenti e i giusti modelli ispirazionali per crescere e affrontare il grande cambiamento che ci sarà nei prossimi anni. L’innovazione tecnologica e la conseguente variazione dei comportamenti sociali apre degli scenari incredibili per chi saprà leggere il cambiamento. Dobbiamo rendere consapevoli i ragazzi delle opportunità che ci saranno e prepararli alle professioni del futuro” – dichiara il fondatore Riccardo Donadon.
“Costruiremo un luogo speciale dove cercheremo di ispirarli e contaminarli con le esperienze e i cervelli più brillanti. Immaginiamo una cosa molto bella e sarà molto importante la collaborazione con le aziende eccellenti del nostro Paese per trasmettere la cultura del fare”.
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