Gucci e Ysl trainano i conti Kering

Il gruppo francese, a cui fa capo anche Bottega Veneta, ha registrato un aumento del 16,9% dell'utile netto sul 2015 a 813,5 milioni di euro e del 14,5% dell'utile operativo a 1,88 miliardi su vendite salite del 6,9% a 12,4 miliardi

Il polo del lusso Kering ha messo a segno l'anno scorso conti record grazie alle performance delle divisioni Gucci e Yves Saint Laurent.

Il gruppo francese, a cui fanno capo una ventina di griffe, tra cui anche Bottega Veneta, Balenciaga e Puma, ha registrato un aumento del 16,9% dell'utile netto sul 2015 a 813,5 milioni di euro e del 14,5% dell'utile operativo a 1,88 miliardi su vendite salite del 6,9% a 12,4 miliardi (+8,1% la crescita organica), una cifra superiore alle attese degli analisti di Factset (12,27 miliardi).

Il direttore finanziario, Jean-Marc Duplaix, ha commentato i conti del 2016 con "una performance eccellente. Kering ha fatto meglio del mercato. La crescita del fatturato è la maggiore dal 2012 grazie a una decisa accelerazione nel secondo semestre".

Il numero uno Francois-Henri Pinault ha sottolineato "le performance spettacolari di Gucci e Yves Saint-Laurent" le cui vendite sono salite rispettivamente del 12,7% e del 25,5% su base organica. Questo ha permesso alla divisione Lusso del gruppo, che copre quasi i due terzi del consolidato, un fatturato di oltre 8 miliardi (+7,8%).

Per il 2017 Kering non ha fornito target, indicando che "grazie ai suoi fondamentali molto solidi proseguirà un'allocazione rigorosa delle risorse per migliorare nuovamente la performance operativa e la redditivita' del capitale".

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