Gli Its Academy sfornano i supertecnici necessari ai distretti veneti

VENEZIA. Come docenti per metà ci sono professionisti che provengono dal mondo delle imprese. Gli studenti hanno una percentuale di occupazione qualificata che sfiora l’88% già entro un anno dalla conclusione del percorso formativo. I corsi sono aperti ai diplomati delle superiori e hanno l’obiettivo di soddisfare la domanda del mercato del lavoro per i settori chiave dello sviluppo regionale.
Sono gli Its Academy del Veneto che sfornano super-tecnici di elevata qualifica per il mondo delle imprese e dei servizi. Gli indirizzi delle scuole si “sovrappongono” ai distretti industriali veneti: il tessile-abbigliamento e meccatronica a Padova, calzature a Stra e Montebelluna, logistica a Venezia, occhiali a Belluno, agroalimentare a Conegliano, solo per citarne alcuni.
Il biennio accademico, che inizierà tra settembre e ottobre 2018, prevede l’attivazione di oltre 40 percorsi di formazione professionale terziaria nei settori del Turismo, Meccatronica, Logistica, ICT, Moda, Agroalimentare e Risparmio energetico in tutto il Veneto.
Poco conosciuti Sono attualmente sette le Academy in Veneto, quattro delle quali tra le prime dieci a livello nazionale nell’apposita classifica stilata dal ministero. Un unico neo: sono poco conosciute dai giovani e famiglie. Gli Its Academy si articolano in un percorso della durata biennale, per un totale di 2000 ore di formazione (almeno il 30% del monte orario complessivo è dedicato ai tirocini, con un’alta percentuale di formazione in azienda e un’attivita didattica improntata a lavori di progetto, workshop, simulazione di casi e laboratorio). Il costo per studente è di 500 euro l’anno.
Sul territorio sono presenti sedi centrali e decentrate: a Padova l’Its Tecnico Superiore per Fashion Coordinator settore Moda, a Vicenza Tecnico Superiore per la lavorazione Orafa: fabbricazione gioielli e lavorazione pietre preziose; Tecnico Superiore per lo Sport System al Politecnico Calzaturiero di Stra e a Montebelluna e Tecnico Superiore per la progettazione e la realizzazione di Occhiali a Longarone. I percorsi ITS sono riconosciuti da Ministero e Regioni.
L’assessore regionale alla Formazione Elena Donazzan crede molto in questa formazione “distrettuale”. «Diventeranno i perni dei futuri “politecnici, di quei poli tecnico formativi che la Regione Veneto sta promuovendo da quest’anno per collegare la filiera formativa e la filiera produttiva dei territori, promuovendo la formazione tecnico-scientifica», spiega l’assessore.
E rivolge due richieste a ministro e università: «Chiediamo al nuovo ministro Bussetti di rafforzare il programma di sviluppo delle Academy – spiega Donazzan - là dove stanno dando prova di risultati eccellenti, senza condizionare l’erogazione dei fondi premiali aggiuntivi all’attivazione di nuovi corsi». Ad investire maggiormente sono oggi la Regione e privati. La seconda richiesta è rivolta alle università del Veneto perché “facciano squadra”: da settembre debutteranno le lauree brevi professionalizzanti, per creare figure tecniche richieste dal mercato del lavoro.
«Non creiamo una inutile competizione – auspica l’assessore –. Sarà il fabbisogno dei territori e delle imprese a guidare l’offerta delle Academy». I poli esistenti Nelle cinque sedi di Vicenza, Treviso, Padova, Legnago e Schio è attivo l’Its Academy Meccatronico Veneto che conta attualmente 250 allievi. Attiva dal 2010 e presieduta da Luigi Rossi Luciani, da settembre si affiancheranno nuovi percorsi biennali a Mestre e a Montebelluna-Castelfranco, ampliando così la geografia e la tipologia dell’offerta formativa per il manifatturiero veneto.
A Padova è attiva da qualche anno l’Academy Cosmo, dedicata al mondo del tessile-moda. «La scuola collabora con importanti maison della moda che offrono stage e contratti a chi esce dall’istituto padovano: oltre il 90% degli iscritti dopo un anno lavora nel mondo della moda», spiega Andrea Rambaldi presidente della Fondazione Its Cosmo. «I ragazzi che formiamo sono contesi tra le imprese della regione, molti hanno un contratto prima di finire il biennio - prosegue -. Anche nella mia azienda ho assunto alcuni studenti dell’Its». Il settore del Tessile Abbigliamento non è in crisi, da qui al 2021 studi di Unioncamere e Sistema Moda Italia ci dicono che ci sarà bisogno di circa 45/50.000 addetti e ne avremo disponibili soltanto 7/8000.
Lavoro manuale «Per far fronte all’emergenza formazione è importante recuperare ragazzi interessati a sperimentare le molteplici professioni che il settore richiede, rivalutando il lavoro manuale tanto richiesto oggi dalle aziende griffate che non hanno più laboratori polverosi di una volta, ma sono informatizzate e fanno esprimere la creatività in diversi ambiti», conclude Rambaldi.
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