Friuli Innovazione chiude in attivo con ricavi a 1,7 milioni

Un’altra annata chiusa con il segno più per Friuli Innovazione; la quarta nel lustro 2010-2015 a "riprova di una gestione efficace a dispetto del difficile momento economico" spiega una nota del Parco scientifico.
Friuli Innovazione è un ente che svolge attività finalizzate a supportare la competitività dell’intero territorio: dalla gestione del parco scientifico e tecnologico di Udine, situato nella ZIU, dove sono state ospitare oltre 60 realtà innovative, alla gestione dell’incubatore di imprese innovative, che ha supportato la nascita di una cinquantina di startup e di centinaia di posti di lavoro.
“Ancora un risultato di gestione positivo – ha commentato il neo eletto presidente Germano Scarpa -, che evidenzia la virtuosità della struttura che mi accingo a guidare. Friuli Innovazione è un ente peculiare, un organismo senza scopo di lucro che si autofinanzia principalmente procurandosi contributi attraverso schemi competitivi europei, nazionali o regionali, ai quali partecipa presentando progetti di ricerca e innovazione.”
“Questa realtà è un asset che lavora per la crescita del territorio, promuovendo la cultura di impresa a 360° - ha detto Scarpa, che è anche il primo imprenditore ad assumere la guida di Friuli Innovazione – Bisogna ottimizzarne l’utilizzo perché sia sempre più efficace, poiché efficiente lo è già. Per farlo è necessario il contributo di tutti, a partire dai nostri soci che rappresentano il mondo dell’industria, della finanza, della ricerca e del governo locale. Non può mancare però una stretta collaborazione con la governance regionale, che deve fare la sua parte per inserire il contributo di Friuli Innovazione in un disegno coerente più grande”.
I dati mostrano che il valore della produzione di Friuli Innovazione nel 2015 è stato di 1,7 milioni (era di 2,2 milioni l’anno precedente), con un utile ante imposte di poco più di 39 mila euro. Tra le voci principali rimane predominante, anche se in costante diminuzione dal 2011 la voce “contributi da progetti nazionali e regionali”, mentre viceversa è cresciuta costantemente la voce “ricavi per servizi di insediamento”, coerentemente all’ampliamento del Parco scientifico, completato nel 2013.
Non è stato erogato nel 2015 il contributo di funzionamento assegnatoci dalla Regione FVG e anche la quota di ricavi da progetti europei si è ridotta a causa dei ritardi nei bandi della programmazione UE 2014-2020.
Tra le attività più significative riferite all’anno scorso, vi è la prosecuzione delle relazioni con realtà affini di Carinzia e Slovenia dedicate al supporto dell’imprenditorialità, per creare una piattaforma trilaterale capace di dare all’intera area transfrontaliera una caratterizzazione specifica, fatta di servizi e professionalità per le giovani startup, che possa attrarle anche da altre parti del mondo. In questo contesto si inserisce anche l’inaugurazione di uno spazio di coworking per professionisti in transito.
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