Mps vara l’aumento. Ops Mediobanca al via per il 14 luglio

Oggi Piazzetta Cuccia oggi svela le proiezioni del piano al 2028 e intanto scrive alla Consob: anche Siena sia altrettanto trasparente

Roberta Paolini

Il cda di Monte dei Paschi di Siena ha dato ufficialmente il via all’offerta pubblica di scambio su Mediobanca. In una lunga riunione, il board presieduto ha esercitato la delega concessa dall’assemblea del 17 aprile per procedere con l’aumento di capitale da 13,19 miliardi di euro a servizio dell’operazione su Piazzetta Cuccia.

 

È stato inoltre definito il prospetto informativo, che verrà trasmesso alla Consob nei prossimi giorni: l’authority avrà cinque giorni di tempo per approvarlo. A quel punto, con le date di inizio e di fine dell'offerta, il documento, che dovrebbe essere varato a metà della prossima settimana, finirà sul tavolo del board di Mediobanca.

Sebbene in teoria l’operazione possa prendere il via già il 7 luglio, l’ipotesi più concreta è che l’offerta venga lanciata lunedì 14 luglio. La durata non è ancora fissata: si valuta una finestra che potrebbe chiudersi già ad agosto, oppure estendersi fino a metà settembre.

Piazzetta Cuccia, oggi, alzerà il velo sulle sue ambizioni di lungo periodo. Il consiglio di amministrazione di Mediobanca si è riunito ieri in vista della presentazione prevista per oggi delle proiezioni finanziarie al 2028 del piano strategico One Brand - One Culture. Un aggiornamento cruciale che accompagna l’offerta pubblica di scambio lanciata da Mps.

Il piano industriale al 2026 rimane confermato, ma il Ceo Alberto Nagel aggiornerà le stime finanziarie della banca fino al 2028, puntando a fornire agli azionisti elementi concreti per valutare il potenziale di creazione di valore di un percorso stand-alone. Al centro delle nuove proiezioni ci sarà un incremento della redditività del business, con conseguente maggiore capacità di distribuzione di dividendi.

Un messaggio diretto a chi, nelle prossime settimane, sarà chiamato a decidere se tenere in portafoglio le azioni Mediobanca oppure aderire all’Ops di Siena, che prevede il concambio in titoli Mps.

La banca guidata da Nagel, infatti, rivendica una traiettoria di crescita più solida e meno rischiosa, sottolineando che i target 2028 su cui si fonda la sua comunicazione hanno un rischio di esecuzione molto basso, visto l’andamento del piano. Un’operazione trasparenza, che si inserisce in un contesto competitivo: Siena basa la sua Ops su una proiezione al 2028, ma non ha dato informazioni circa gli scenari in cui l’adesione restasse sotto la soglia del 66,7%.

In caso di mancato superamento del 50,1%, Mps non potrebbe utilizzare appieno le Dta, le imposte differite attive che costituiscono un valore latente importante per la banca toscana. Un limite che si tradurrebbe in dividendi più modesti per i suoi soci e un allungamento dei tempi per beneficiarne.

Per questo motivo, Mediobanca avrebbe formalmente chiesto alla Consob di sollecitare anche Siena a esercitarsi in un’analoga operazione trasparenza, fornendo agli azionisti informazioni complete in base ai diversi livelli di adesione. A seconda della soglia raggiunta, infatti, cambiano radicalmente gli impatti in termini di assorbimento di capitale, redditività prospettica e distribuzione degli utili per i prossimi 3 anni.

La banca milanese ha proseguito nel proprio programma di buyback: ieri ha acquistato 518.000 azioni proprie per un controvalore complessivo pari a 10,2 milioni di euro. L’operazione si inserisce nel piano di riacquisto autorizzato dall’assemblea del 28 ottobre 2024 e approvato dalla Bce lo scorso 7 ottobre.

Sempre in tema di risiko in vista del termine dell’Ops di Bper sulla Popolare di Sondrio, Unipol, azionista di riferimento della prima e di peso nella seconda, ha deciso di aderire all’offerta con il 19% detenuta nell'istituto valtellinese.

Riproduzione riservata © il Nord Est