Mediobanca: l’Ops di Mps è priva di razionale e presenta rischi di esecuzione
Nagel: «Non c'è match tra le due storie dal punto di vista industriale. Banca Generali è una motivazione forte per cambiare lo status quo»

L’offerta di scambio di Mps per gli azionisti Mediobanca «è priva di razionale industriale e finanziario ed è caratterizzata da evidenti elevati rischi di esecuzione».
La bocciatura arriva con l’aggiornamento del Piano 2025-2028 "One brand - One culture", approvato ieri sera dal cda di Piazzetta Cuccia. L'offerta del Monte, secondo le previsioni della banca milanese, porterebbe la realtà aggregata ad avere «un profilo di banca commerciale di medie dimensioni indifferenziata, ad elevato assorbimento di capitale, altamente sensibile al contesto macroeconomico», una «riduzione a doppia cifra» dell'utile per azione e «difficoltà di stimare livelli di Rote, Cet 1 e quindi pay-out sostenibili».
La politica di remunerazione degli azionisti, inoltre, è stimata «a rischio di esecuzione basso in Mediobanca ed elevato in Mps» e l'ops presenza un «forte sconto implicito rispetto al valore intrinseco di Mediobanca, delle sue attività, nonché delle sue prospettive di crescita e di creazione di valore».
Al contrario, nell’aggiornamento dei target Mediobanca ribadisce come il «percorso virtuoso» stand alone dell'istituto «sarà ulteriormente rafforzato dall’offerta su Banca Generali». «Il comune Dna di eccellenza e la forte complementarità manageriale e di competenze tra Mediobanca e Banca Generali», in particolare, «rafforzano ulteriormente il razionale industriale dell’operazione, rendendo il conseguimento delle sinergie».
Sul fronte Mps per l'ad di Mediobanca, Alberto Nagel, «non c'è match tra le due storie dal punto di vista industriale. Non possiamo evitare di dare ai nostri azionisti la prospettiva di Mediobanca stand alone come contrapposta a Mediobanca integrata nel Monte dei Paschi. C'è anche la terza opzione, Mediobanca stand alone più Banca Generali", che – ha spiegato l’ad agli analisti – rafforzerà il progetto di far crescere Mediobanca stand alone.
«Ci sono alternative molto buone rispetto al disporre della quota in Generali e di sicuro Banca Generali è la migliore. Banca Generali è una motivazione forte per cambiare lo status quo», ha aggiunto Nagel in conference call, spiegando che il contributo all'utile di Mediobanca previsto con l'aggiornamento del piano al 2028 è stato calcolato «sul consensus su Generali»,
«Siamo focalizzati su Banca Generali, la quota di Generali è dedicata a questo progetto. Non vediamo alternative a questo progetto che si dovrebbe realizzare fra settembre e ottobre. Abbiamo in programma di disporre della quota in Generali a ottobre», ha poi indicato Nagel riguardo all’Ops sulla controllata della compagnia triestina.
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