Mediobanca, Mps rilancia: offerta di 750 milioni per conquistare il 50%
Anche Edizione, la holding della famiglia Benetton, ha consegnato le sue azioni Mediobanca all'offerta pubblica di acquisto e scambio di Mps

Monte dei Paschi accelera sulla scalata a Mediobanca. Il consiglio di amministrazione dell’istituto ha deliberato lunedì un rilancio dell’offerta pubblica, introducendo una componente in contanti di 0,9 euro per azione. L’intervento vale circa 750 milioni di euro.
Contestualmente, Rocca Salimbeni ha deciso di rinunciare alla condizione della soglia del 66,67% per l’efficacia dell’offerta, mantenendo invece l’obiettivo minimo irrinunciabile del 35% del capitale di Piazzetta Cuccia. Il periodo di adesione si concluderà l’8 settembre alle 17,30, con una finestra di riapertura dei termini prevista tra il 16 e il 22 settembre. La banca senese precisa che anche gli investitori già aderenti beneficeranno del nuovo corrispettivo.
Intanto anche Edizione, la holding della famiglia Benetton, ha consegnato le sue azioni Mediobanca all'offerta pubblica di acquisto e scambio di Mps. La holding, che considera la partecipazione in Mediobanca una quota finanziaria, avrebbe valutato positivamente il progetto industriale sotteso all'operazione lanciata da Mps e adeguata la valutazione finanziaria. La quota del 2% circa in Piazzetta Cuccia non figura ancora tra quelle indicate nei dati di Borsa Italiana sulle adesioni.
I numeri
Il rilancio porta la valorizzazione complessiva delle azioni Mediobanca a 20,776 euro, somma del corrispettivo in azioni (19,876 euro) e della quota cash (0,9 euro). Un aggiornamento che, di fatto, azzera lo sconto a cui l’offerta trattava in Borsa nelle ultime sedute. Rapportando il valore al momento del lancio dell’Ops lo scorso gennaio, Mediobanca viene valorizzata 16,334 euro per azione, con un premio dell’11,4% rispetto al prezzo di mercato di allora (15,227 euro). L’intero controvalore dell’operazione sale quindi a 13,5 miliardi di euro, di cui 12,8 miliardi in azioni e 750 milioni in contanti. Nonostante l’impegno finanziario, Mps, si legge in una nota, garantisce una «solida base di capitale»: il Cet1 pro-forma si attesterebbe al 16%, con politica dei dividendi sostenibile e un pay-out ratio fino al 100% degli utili.
Le reazioni degli analisti
Secondo Exane Bnp Paribas, l’aggiunta di contanti «aumenta le probabilità di superare il 50% del capitale» di Mediobanca, favorendo l’estrazione delle sinergie industriali. L’impatto sul capitale sarebbe di 80 punti base, con il Cet1 che scenderebbe dal 17,8% al 17% in caso di adesione totalitaria. Se l’adesione si fermasse tra 50,1% e 66,6%, il Cet1 della nuova entità si stabilizzerebbe attorno al 16%, livello considerato «confortevole». Kbw calcola che la nuova valorizzazione di Mediobanca sia di 20,83 euro per azione, con un premio dello 0,7% rispetto alla chiusura di lunedì, e definisce «molto probabile» il successo dell’offerta. Kepler ritiene gestibile l’impatto sul Cet1, stimando che Mps punti ad almeno il 50,1% del capitale per sfruttare 1,3 miliardi di Dta fuori bilancio. Anche Banca Akros e Intermonte sottolineano la solidità della posizione patrimoniale post-ops, nonostante un Cet1 al 16% inferiore anno su anno.
Le prossime mosse
Alla luce del rilancio, Mediobanca ha convocato per giovedì il consiglio di amministrazione per riesaminare la proposta di Siena. Secondo fonti vicine a Piazzetta Cuccia, sarà decisiva l’analisi dell’impatto industriale e dei riflessi di governance. Le simulazioni interne hanno evidenziato due possibili scenari: in caso di fusione, Delfin (20%) e Caltagirone (13%) avrebbero il 33% della nuova entità. Se invece l’Ops si fermasse a un’adesione tra il 35% e il 40%, Delfin e Caltagirone arriverebbero a controllare fino al 43% di Mps, che diventerebbe azionista significativo di Mediobanca.
Verso il finale di partita
Le adesioni hanno già superato il 30% del capitale di Mediobanca (ieri ha aderito anche la Edizione dei Benetton) e con il rilancio da 750 milioni, Siena punta a convincere gli azionisti e a consolidare la propria posizione in Mediobanca, spingendo le probabilità di successo oltre il 50%. La seduta di Borsa intanto ieri si è chiusa in profondo rosso per Mps e Mediobanca: le azioni di Piazzetta Cuccia hanno chiuso in calo del 2,85% a 20,11 euro e quelle di Mps del 3,01% a 7,63 euro.
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