Mediobanca, il Cda ribadisce il no all’offerta di Mps

Piazzetta Cuccia: «L'offerta risulta priva di razionale industriale nonché priva di convenienza per gli azionisti di Mediobanca»

La redazione
Alberto Nagel, ad di Mediobanca
Alberto Nagel, ad di Mediobanca

Il Cda di Mediobanca prende atto dell'incremento dell'offerta di Mps ma ribadisce il suo no.

«L'offerta risulta priva di razionale industriale nonché priva di convenienza per gli azionisti di Mediobanca» e il nuovo corrispettivo «non è di per sé sufficiente, anche alla luce dei rischi di dissinergie e di distruzione di valore che caratterizzano l'offerta a mutare la precedente valutazione di non congruità e inadeguatezza».

La valutazione è stata approvata a maggioranza dei presenti, con il voto contrario di Sandro Panizza e l'astensione del vicepresidente Sabrina Pucci.

Mps vuole «assumere il controllo, anche di fatto, di Mediobanca, anche dinanzi ai rilevanti rischi di dissinergie e di distruzione di valore». E' l'opinione del Cda di Piazzetta Cuccia che ha rivalutato l'offerta di Siena dopo l'aggiunta della componente cash e la rinuncia alla condizione soglia.

Riproduzione riservata © il Nord Est