Massimo Zanetti Beverage dice addio a Piazza Affari

TREVISO. La delusione per la valutazione di mercato, ritenuta non adeguata al valore dell’azienda, e la necessità di ristrutturare a fondo la società alla luce della crisi generata dalla pandemia di Coronavirus. Sono le due ragioni che hanno spinto Mzb Holding ad avviare il processo di delisting per la controllata Massimo Zanetti Beverage. Il documento relativo all’Opa volontaria sulla totalità delle azioni è stato depositato ieri presso la Consob, che ora lo esaminerà e potrà eventualmente fare osservazioni.
Stesso diritto che spetterà ai due consiglieri indipendenti della Massimo Zanetti, una volta che si sarà espressa l’autorità di controllo dei mercati finanziari e si procederà con la pubblicazione del prospetto. L’offerta riguarda 10,96 milioni di azioni, rappresentative del 31,953% del capitale sociale (dedotta la partecipazione di maggioranza detenuta da Massimo Zanetti attraverso MZ Industries).
L’operazione prevede un esborso massimo per la controllante di 49,84 milioni di euro, a fronte di una valorizzazione del titolo a quota 5 euro, valore al quale si è allineato il titolo dopo un rimbalzo di quasi il 30% registrato il 30 settembre, il giorno in cui è stata comunicata l’Opa. Il periodo di adesione all’Opa sarà concordato con Borsa Italiana e potrà durare da 15 a 40 giorni.
La società, che conta marchi come Segafredo Zanetti, Café Mag, Puccino’s, San Marco e Sapore Italiano, era sbarcata in Borsa, nel segmento Star dedicato alle medie imprese con fondamentali eccellenti, nella primavera del 2015 al prezzo di 11,30 euro, ma già nelle sedute successive aveva perso terreno, tanto da toccare i 7 euro in autunno. È seguito un rimbalzo, seguito poi da un progressivo deterioramento del valore, fino al crollo da poco meno di 6 euro a circa 3,5 euro allo scoppio della pandemia.
Da qui la decisione presa dall’imprenditore del caffè di uscire dalla Borsa, ritenendo non adeguato il valore riconosciuto dal mercato. Oltre che per la necessità di ristrutturare radicalmente l’azienda, e di farlo rapidamente, un piano che senza quotazione potrà essere condotto in porto in tempi più rapidi. Il capitale sociale di Mzb Holding è detenuto dalla lussemburghese M. Zanetti Industries S.A. che, a sua volta, è controllata da Massimo Zanetti, titolare di una partecipazione pari al 70% (il resto è detenuto dai figli Laura e Matteo).
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