Le Generali investono 250 milioni per trovare i nuovi unicorni

Le Generali vanno a caccia di imprese innovative gettando sul piatto 250 milioni: «Vogliamo raggiungere una un'efficienza operativa superiore con l’automazione e le tecnologie avanzate». Nasce così Generali Ventures, l'iniziativa di venture capital della compagnia triestina per entrare nel mercato degli unicorni, quelle startup il cui valore s’impenna oltre il miliardo di dollari.
L’obiettivo è quello di individuare le opportunità di investimento più promettenti, con un focus particolare sui settori insurtech e fintech. Già a marzo 2023, Generali ha realizzato a Londra un contest internazionale per startup insurtech nell’ambito di Insurtech Insights.
Dopo l'analisi approfondita di oltre 100 fondi di venture capital avviata nel 2022, Generali Ventures ha individuato tre realtà specializzate in innovazione sulle quali investire. La prima è la spagnola Mundi Ventures che segue le tecnologie insurtech.
La seconda è Speedinvest (startup nelle fasi iniziali pre-seed e seed) uno degli investitori più attivi negli unicorni tecnologici europei, 300 aziende in portafoglio e oltre 40 investitori con sede a Berlino, Londra, Monaco, Parigi e Vienna.
Infine Dawn è focalizzata su investimenti in soluzioni software B2B per gli scambi commerciali. Il settore dei nuovi unicorni è tornato in grande fermento dopo aver impegnato in questo tipo di ricerca 17,8 miliardi di dollari solo nel 2021.

«La ricerca di innovazione abbraccia un ampio spettro di tecnologie che stanno rivoluzionando l'industria assicurativa, includendo ambiti quali la mobilità, l'intelligenza artificiale, la cyber security e il settore sanitario. Gli obiettivi di investimento comprendono startup innovative con un interesse geografico che si estende ai fondi di venture capital in Europa e negli Stati Uniti»: ha spiegato Bruno Scaroni, Group Chief Transformation Officer di Generali.
La nuova compagnia di venture capital di Generali si inserisce nell'ambito del piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth del Ceo Group Phiippe Donnet che prevede 1,1 miliardi di investimenti nella trasformazione digitale e tecnologica del Gruppo: «Vogliamo essere un gruppo innovativo che si preoccupa dell'impiego ottimale di dati e tecnologie emergenti. Investiamo a lungo termine nell'ecosistema globale dell'innovazione».
L’obiettivo è di sviluppare modelli di business sostenibili per il futuro grazie all’innovazione e alle tecnologia, spiegano a Trieste. Generali Innovation Fund, lanciato nel 2020, ha sostenuto alcuni progetti come un sistema basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato in collaborazione con la start-up Zoundream, che aiuta i neo-genitori a comprendere i cinque bisogni primari dei neonati attraverso l’analisi del loro pianto.
E poi una una piattaforma sviluppata in collaborazione con le start-up Imburse e Billte che aiuta i clienti a risparmiare per la propria pensione attraverso l’arrotondamento delle transazioni con carta di credito per gli acquisti quotidiani e il versamento automatico in un fondo pensione digitale. Infine una piattaforma di micro-assicurazione per il mercato indonesiano che permette di donare a favore di iniziative caritatevoli.
Intanto l’industria assicurativa sta sperimentando la svolta dell’intelligenza artificiale che garantisce un notevole potenziale migliorando le capacità dei canali di distribuzione tradizionali:
«Sarà possibile ottenere notevoli sinergie. La nostra forza lavoro, rafforzata dagli strumenti avanzati di intelligenza artificiale, fornirà servizi con maggiore velocità e precisione, mentre l'intelligenza artificiale gestisce compiti ripetitivi. Immaginiamo un futuro in cui l'assicurazione non riguarda solo la mitigazione dei rischi, ma anche la loro comprensione e previsione, offrendo prodotti personalizzati», ha spiegato Scaroni.
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