Nagel: «Con Banca Generali si è tutti vincitori»

L’Ad di Mediobanca: «Ritengo che le migliori operazioni per Mps siano operazioni di combinazione con banche commerciali»

La redazione
Alberto Nagel, Ad di Mediobanca
Alberto Nagel, Ad di Mediobanca

«Scopo dell'operazione è di avere tutti vincitori e nessun vinto come ha sostenuto giustamente Francesco Milleri». Lo ha detto Alberto Nagel a proposito dell'Ops di Mediobanca su Banca Generali.

Il banchiere ha indicato che «il feedback degli investitori è stato molto positivo» e che «è nostra intenzione spiegare nei dettagli lo spirito che sta dietro questa operazione e gli elementi tecnici. Nel farlo incontreremo tutti i principali azionisti, le autorithy e le istituzionali. E' previsto nelle prossime settimane prima dell'assemblea» del 16 giugno.

Diversa invece l’opinione sull’offerta di Mps. «Avendo una qualche esperienza nel M&A bancario», ha detto Nagel, «ritengo che le operazioni che generano valore siano quelle tra pari, tra pari nel senso all'interno della stessa categoria bancaria, perché ci sono sinergie evidenti e affinità strutturali. Quindi ritengo che le migliori operazioni per Mps siano operazioni di combinazione con banche commerciali che abbiano con loro una complementarietà in cui ci siano quindi la possibilità di fare reali sinergie e di espandere la dimensione loro e la presenza geografica, le quote di mercato nelle regioni dove sono».

«Nell'operazione con noi», ha aggiunto il banchiere, «tutto questo non si verifica, viceversa si verificano delle sinergie importanti che vengono estremamente amplificate nella misura in cui in Mediobanca invece che la partecipazione in Generali c'è Banca Generali e qui è facile capire il perché», ha aggiunto parlando dell'alternativa per Mediobanca di unirsi a Banca Generali.

«Nell'attuale configurazione di Mediobanca una parte importante della superficie di bilancio è rappresentata da due asset che sono Compass e Generali che hanno una loro dinamica particolare nel caso di Generali addirittura è un asset gestito da terzi, quindi sostanzialmente è relativamente ininfluente quello che succede in Mediobanca rispetto ai risultati di Generali. Una volta completata l'operazione Banca Generali, è completamente diverso perché il 70% del business della nuova Mediobanca dipenderà da due divisioni, una di Wealth Management e una di Cib dove il marchio, il posizionamento, la ritenzione dei talenti diventano l'elemento chiave del successo. Quindi da questo punto di vista avendo esperienza di M&A bancario penso che la nostra operazione possa generare molto valore, l'altra operazione abbia dei rischi di esecuzioni altissimi e quindi metta a rischio anche una parte importante di valore della combinazione».

Nei primi 9 mesi dell'esercizio Mediobanca ha registrato 2.767,9 milioni di ricavi e 993,2 milioni di utile entrambi in rialzo del 5%. La banca distribuirà un acconto sul dividendo di 0,56 euro per azione con stacco il 19 maggio e saldo a novembre.

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