Iccrea, via libera al piano. I finanziamenti in Veneto arrivano a 13 miliardi

Crescita dei finanziamenti alle famiglie e alle imprese e rafforzamento del ruolo sociale soprattutto nei territori in cui le altre banche chiudono i battenti alla ricerca di maggiore efficienza. Il consiglio di amministrazione di Iccrea Banca ha approvato il piano industriale 2024-2026 del gruppo di secondo livello all’interno del credito cooperativo (l’altra entità con queste caratteristiche è Cassa Centrale) e, per quel che concerne il Veneto, è prevista una crescita dei finanziamenti fino a 13 miliardi di euro (+7% sul triennio) e della raccolta indiretta fino a 11,2 miliardi di euro (+17%).
Le stime sono relative al cumulato delle tredici Bcc operative in regione, che contano complessivamente 386 sportelli e hanno una quota di mercato del 18,6%, molto elevata rispetto a gran parte degli altri territori della Penisola.
«Mentre i gruppi bancari negli ultimi lustri hanno ridotto sensibilmente la loro presenza in Veneto, le Bcc hanno confermato il loro presidio, tanto da essere gli unici sportelli presenti in molti comuni della regione», racconta Flavio Piva, presidente regionale di Federcasse, che svolge funzioni di rappresentanza e tutela della categoria e di assistenza di carattere legale, fiscale, sindacale, organizzativo, di comunicazione e di formazione a favore di tutto il sistema cooperativo. «Tutto questo è avvenuto senza rinunciare allo spirito mutualistico e senza abbassare la guardia sulla qualità del credito», aggiunge Piva. Il quale sottolinea come questo approccio sia stato fondamentale per evitare il deterioramento delle esposizioni anche in una fase di tassi alti come quella che ha caratterizzato gli ultimi anni. «Con la Bce che ha avviato l’allentamento monetario, nei prossimi trimestri la situazione per le imprese e per le famiglie è destinata a migliorare», aggiunge.
Il piano 2024-2026, definito a livello nazionale, punta a una situazione patrimoniale ancor più robusta, una qualità degli attivi allineata alla best practice del mercato italiano e a una redditività sostenibile. «Il piano dà continuità agli importanti investimenti tecnologici e digitali avviati nel precedente biennio, indirizzati a rendere il modello più efficiente e moderno, evolvere l’offerta delle società prodotto e rafforzare il supporto alle comunità, per consentire alle banche del gruppo di continuare ad essere protagoniste dello sviluppo sostenibile dei territori», fanno sapere da Iccrea. A fine 2023, erano 13 le Bcc aderenti al gruppo Bcc Iccrea presenti in Veneto, Banca delle Terre Venete, Banca della Marca, Centromarca Banca, Bcc Veneta, Bcc Vicentino Pojana Maggiore, Banca Annia, Bcc Veronese Concamarise e Bcc Valpolicella Benaco Banca. A queste si aggiungono Bcc Garda, Credito Padano, Bcc di Roma, Bcc Pordenonese Monsile e Credifriuli) hanno realizzato: impieghi alla clientela pari a 12,1 miliardi di euro, una raccolta diretta di 17,1 miliardi di euro e una raccolta indiretta di 9,6 miliardi di euro. Queste realtà sono presenti in 267 comuni.
«Il piano triennale 2024-2026 rafforza l’impegno delle nostre banche verso le comunità venete e conferma le loro peculiarità rappresentate dalla vicinanza di relazione, sostegno ai territori e rispondenza alle esigenze e necessità dei loro soci e clienti», commenta Riccardo Corino, Cbo del gruppo di secondo livello. «Con questo percorso vogliamo supportare le BCC nel rafforzamento ed accrescimento della relazione con la loro clientela sul fronte della gestione del risparmio, con l’obiettivo di sostenerle sempre più nella loro relazione con la comunità sul fronte degli investimenti e della tutela dei patrimoni». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © il Nord Est