Generali in Cina nel ramo Danni senza partner locali

Per la prima volta una compagnia straniera sale al 100%

in una joint venture assicurativa. Nel vita avanti con Cnpc

Piercarlo Fiumanò

Le Generali diventano azioniste al 100% di Generali China Insurance Company Limited, rilevando il 51% della compagnia Danni da China National Petroleum Corporation (Cnpc), il colosso petrolifero di Stato, per circa 99 milioni. Una mossa del Ceo Philippe Donnet che riaccende potenti riflettori su un mercato sterminato dove il solo settore delle pensioni private vale 1.600 miliardi di dollari.

Le Generali continueranno a controllare al 50% con l’alleato storico Cncp l’altra joint venture creata nel 2002, Generali China Life Insurance Company, attiva nel segmento Vita che oggi vale 3 miliardi di premi. Resta attiva anche la joint Generali China Asset Management Company.

L'acquisizione, spiega una nota, rappresenta un investimento strategico a lungo termine per il gruppo triestino: «È un’operazione pienamente in linea con il piano strategico del gruppo, che mira a rafforzare la nostra presenza nei principali mercati asiatici - ha detto Jaime Anchústegui, Ceo International di Generali. L’operazione, grazie alla capacità di generazione di cassa – sottolineano fonti del gruppo triestino – lascia intaccato il budget di 500 milioni che Donnet ha ancora a disposizione per ulteriori nuove acquisizioni. Ciò significa che se non ci saranno grandi opportunità di acquisto da sfruttare entro la fine del piano al 2024, come promesso dal Ceo, il capitale potrebbe essere restituito ai soci con un nuovo buyback. Molti chiarimenti arriveranno dall’Investor Day del 30 gennaio a Milano.

Il 2023 è stato un anno significativo per Generali sul fronte M&A. Un bilancio è stato fatto di recente dallo stesso Ceo: «Abbiamo rafforzato con successo le nostre capacità di gestione patrimoniale con Conning, rafforzato la nostra leadership assicurativa in Europa con l’acquisizione di Liberty Seguros, migliorato i nostri utili e il nostro profilo di rischio con la cessione di Generali Deutschland Pensionskasse».

Il nuovo anno riparte dalla Cina con Generali che diventa il primo operatore straniero ad acquisire la partecipazione di controllo di una compagnia Danni da un unico ente statale in Cina, esclusivamente attraverso una procedura di asta pubblica obbligatoria. In Cina il Leone deve vedersela con i rivali di Allianz che hanno costituito di recente la prima compagnia assicuratrice Vita a poter operare in Cina con azionariato totalmente straniero. Nel Paese è presente anche un altro big europeo come Axa che controlla una compagnia in joint.

C’è insomma un ritorno di fiamma delle assicurazioni europee nel Paese dopo la doppia apertura del settore bancario e assicurativo cinese ai capitali esteri da parte del governo di Pechino.

Le strategie di lungo periodo tornano così a guardare dietro la Grande Muraglia dove oggi le Generali sono l'unico gruppo straniero a operare sia nel Vita, sia nel Danni. La Cina è il mercato più importante dell’Asia per Generali sia in termini di raccolta che per il contributo al risultato operativo. Da Pechino il gruppo punta a rafforzarsi in una decina di altri Paesi, passando per Filippine e Vietnam (mercato in forte espansione), con attività che valgono 2,4 miliardi di euro.

L'espansione delle Generali in Cina è un processo iniziato all’alba dell’altro secolo quando nel 1910 apre la prima sede di Shanghai. Il Leone poi sarà costretto a fare marcia indietro nel 1949 con le nazionalizzazioni del regime comunista. Il ritorno nel Paese con l’apertura del primo ufficio di rappresentanza a Pechino avviene soltanto il 26 luglio del 1996. Con la regia dell’allora ad Sergio Balbinot nel 2002 le Generali compiono lo storico ingresso nel mercato cinese con la costituzione, assieme al partner Cnpc di China Life Insurance Company, oggi fra le prime cinque del Paese, che conquisterà in pochi anni il primato in regioni chiave come Canton e Pechino. Nel 2006 un altro passaggio fondamentale: le Generali costituiscono con Cnpc la joint venture nel settore danni, Generali China Insurance Company Limited, duplicando lo stesso modello adottato nel Vita. E saranno proprio le Generali a stipulare il primo contratto collettivo a premio unico nel Paese riguardante 390 mila pensionati di China National Petroleum.

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