Edizione, Alessandro Benetton sarà un presidente operativo

Una delega specifica sugli ambiti Esg e sulla comunicazione, oltre al potere – da condividere con l’amministratore delegato Enrico Laghi – di definire e presentare proposte al board in merito “ai piani strategici, industriali e finanziari, anche pluriennali, della società e del gruppo”
Luigi Dell’olio

TREVISO. Una delega specifica sugli ambiti Esg e sulla comunicazione, oltre al potere – da condividere con l’amministratore delegato Enrico Laghi – di definire e presentare proposte al board in merito “ai piani strategici, industriali e finanziari, anche pluriennali, della società e del gruppo”. Così Alessandro Benetton sarà presidente operativo (e non solo di rappresentanza) di Edizione, con Laghi che invece avrà poteri e compiti di gestione.

Alessandro, secondogenito di Luciano, era stato scelto poco più di un mese fa come presidente della holding di famiglia grazie a un accordo tra i vari rami della prima e della seconda generazione. Un’unità ritrovata che promette di essere un valore aggiunto quando si tratterà di prendere le decisioni cruciali sul futuro delle controllate, Atlantia, Autogrill e Benetton group.

L’imprenditore e manager 57enne punterà su un approccio collegiale, che privilegi il team working, come da lui stesso specificato in un post sui social network pubblicato all’indomani della nomina dei consiglieri indipendenti, nel quale aveva sottolineato la qualità e le competenze dei membri scelti per i board. «Siamo un team di primissimo livello: sono convinto che insieme potremo fare un grande lavoro», erano state le sue parole.

Sempre al presidente competerà (ma questo è un tratto comune a chi ricopre il ruolo) anche la convocazione delle riunioni del board e l’indicazione dell’oggetto delle delibere. Oltre a presiedere l’immagine di Edizione e dell’intero gruppo, in Italia e fuori dai confini nazionali. Infine, Alessandro si occuperà curare i rapporti della società e del gruppo con gli organi istituzionali e le autorità anche di vigilanza nazionali ed estere, mentre Laghi avrà piena autonomia su ambiti come investimenti e disinvestimenti, oltre a curare i rapporti con istituti di credito e autorità.

Riproduzione riservata © il Nord Est