Banca Ifis conquista il 92,5% di Illimity: parte la procedura per il delisting
Il successo dell’offerta lanciata dall’istituto veneziano apre le porte all’incorporazione della banca milanese

Banca Ifis ha raggiunto ieri il 92,5% delle azioni di Illimity Bank, completando così l’Offerta pubblica di acquisto e scambio annunciata a inizio anno. Il superamento della soglia del 90% prepara il terreno per il delisting del titolo della banca fondata da Corrado Passera e la successiva incorporazione in Banca Ifis.
Si conclude così con un successo della banca veneziana la prima partita del risiko bancario che ha infiammato il settore in questi mesi. Annunciata l’8 gennaio, l’offerta è stata l’unica, tra quelle che vedono protagoniste le banche italiane, a prevedere un corrispettivo almeno in parte in denaro.
Banca Ifis, infatti, ha messo sul piatto un premio pari a 0,1 azioni di nuova emissione e un corrispettivo in denaro di 1,506 euro per ciascuna azione Illimity portata in adesione. Nella prima fase d’offerta, conclusa il 27 giugno, Banca Ifis aveva ottenuto l’84,09% del capitale, superando così la soglia minima stabilita nel 66,67%. La successiva fase di riapertura, iniziata lunedì e terminata oggi, ha visto gli azionisti di Illimity portare in dote un ulteriore 7,2% del capitale, facendo salire al 92,5% la quota di controllo in capo alla banca presieduta da Ernesto Fürstenberg Fassio.
A spingere il cammino di successo della banca veneziana sono stati due elementi. Il primo è determinato dalla ratio industriale dell’operazione, approvata dai maggiori soci di Illimity (Banca Sella e l’imprenditore Andrea Pignataro su tutti) e infine anche dallo stesso Passera, che aveva aderito all’Opas nell’ultimo giorno della prima fase. In secondo luogo, c’è stato anche il premio del 5% cash proposto lo scorso 24 giugno 2025 da Banca Ifis su indicazione di Fürstenberg Fassio, che aveva determinato lo scioglimento del patto di consultazione costituito inizialmente da Passera con alcuni soci intenzionati a resistere all’offerta.
«La riuscita rappresenta un risultato importante nella storia di Banca Ifis. Attraverso questa operazione industriale uniremo due challenger bank innovative, per costruire un gruppo bancario di primario riferimento per l’economia del Sistema Italia. Ifis-Illimity sarà una realtà solida, a supporto delle persone, delle imprese e di tutti gli stakeholder. Garantiremo che le migliori qualità possano contribuire alla creazione di una cultura aziendale moderna e inclusiva», aveva dichiarato il presidente di Banca Ifis il 27 giugno.
Ora per Banca Ifis si apre la fase del cosiddetto sell-out, durante il quale gli azionisti residui potranno decidere se aderire all’offerta nei termini previsti oppure chiedere il prezzo di 4,25 euro per azione (dai 3,95 di ieri sera). Superato il 95%, chi eventualmente rimarrà sarà soggetto allo squeeze out, nel quale sarà obbligato ad aderire alle condizioni previste. Poi si procederà alla fusione per incorporazione, da cui Ifis conta di ricavare sinergie per oltre 75 milioni di euro.
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