Crédit Agricole si rafforza. Nasce il Comitato Nord Est

Presieduto da Chiara Mio, conta otto rappresentanti dell’imprenditoria locale. Ha autonomia decisionale e sarà promotore di progetti per il territorio

Elena Del Giudice
Da sinistra Marco Stevanato, Chiara Mio, Roberto Ghisellini e Matteo Di Biagi
Da sinistra Marco Stevanato, Chiara Mio, Roberto Ghisellini e Matteo Di Biagi

Presidenza affidata a Chiara Mio per il Comitato territoriale Nord Est di Crédit Agricole Italia, il sesto del gruppo bancario italiano nel Paese, che avrà il compito di continuare ad essere riferimento della banca in Friuli Venezia Giulia e Veneto, ma anche raccordo tra imprese, stakeholder e istituzioni, nell’identificare e avviare progetti utili al territorio - e all’economia -. Il primo di questi progetti riguarderà la filiera del legno-arredo, che non a caso coinvolge entrambe le regioni che sono al vertice in Italia per produzione, fatturato es esportazioni.

È stata presentata ieri a Palazzo Cossetti, la sede storica di FriulAdria, la nascita del Comitato territoriale Nord Est che oltre a Chiara Mio annovera tra i componenti 8 rappresentanti del mondo economico delle due regioni: Marco Stevanato, presente all’evento, Valeria Broggian, Gruppo Cgn, Riccardo Zanette, Gruppo Mcz, Daria Illy, Gruppo Illy, Enrico Pacorini, Gruppo Pacorini, Alessandro Fantoni, Gruppo Fantoni, Francesca Bardelli Nonino e Roberto Siagri. Con una netta preponderanza di esponenti del Fvg «in considerazione del fatto che Le Village è stato insediato a Padova, e quindi si è scelto di dare maggiore spazio al Fvg nel Comitato», ha spiegato Chiara Mio.

Due le aree di intervento del Comitato, una «progettuale e una che attiene al co-finanziamento di iniziative culturali, sociali ecc. Per questo secondo filone il Comitato ha un plafond a disposizione e autonomia decisionale. Per quel che attiene la parte progettuale, e questa è la novità, il Comitato avrà compito di essere una sorta di “sensore” sul territorio, identificare le sfide e un ambito in cui esprimere una progettualità. In questo contesto, il Comitato svolge un ruolo aggregante, utile a mettere in connessione più soggetti. Ricordando le tre grandi sfide, innovazione tecnologica, sostenibilità e capitale umano, le decliniamo in un settore importante, qual è il legno-arredo per Fvg e Veneto». A scendere verranno individuati progetti operativi a sostegno dei quali verranno individuate le risorse.

Crédit Agricole rafforza dunque il presidio territoriale a Nordest, dopo aver avviato Le Village, l'acceleratore di start up che ha sede a Padova, «un’area del Paese in cui è radicata da tempo grazie a FriulAdria - ha ricordato Roberto Ghisellini, condirettore generale del gruppo bancario - e in cui continua ad investire». E ad essere presente, ovviamente, con una rete di 114 filiali, 15 poli affari, 1.150 collaboratori, 325 mila clienti, 24 miliardi di masse gestite, con 1 miliardo erogato nel 2022 in termini di finanziamenti a famiglie e imprese. In conferenza stampa è intervenuto anche Marco Stevanato, che è anche nel Cda di Crédit Agricole, per rimarcare il valore dell’acceleratore dell’innovazione di Padova «il più “giovane” di quelli avviati da Agircole nel mondo - ha aggiunto Matteo Di Biagi, direttore del centro - che espone ottimi dati di crescita». Sono 45 le start up insediate oggi, dalle 20 della partenza, passando alle 35 di fine ’22, che hanno realizzato un incremento dei ricavi di +40% e realizzato una raccolta fondi di 6 milioni di euro.

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