Civibank, accelerano la raccolta e gli impieghi. «Investiamo sulla rete»
L’istituto controllato da Sparkasse inaugura la filiale di Piazzale XXVI luglio a Udine. Nel 2025 un’apertura a Trieste, in agenda nel 2026 anche quelle a Muggia e a Fiume Veneto

Su la raccolta indiretta, che fa segnare addirittura un raddoppio sul 2024. E crescono anche i prestiti a famiglie e imprese, sia pure con un passo diverso, e fisiologicamente rallentato su entrambi i fronti rispetto all’andamento del primo semestre.
Sono questi i dati chiave per Civibank, che ieri ha riunito i suoi vertici per festeggiare l’inaugurazione della sua filiale “top performer” di Udine, in Piazzale XXVI luglio, la seconda delle sedi rinnovate quest’anno nel capoluogo friulano dall’istituto, controllato dal gruppo Sparkasse. Parte di un piano che quest’anno ha visto un’apertura a Trieste e nel 2026 ne prevede altre due a Muggia e a Fiume Veneto, portando la rete a 67 filiali, la rinnovata filiale Udine 1 si presenta alla clientela con ben 623 quadri di spazi, raddoppiati dopo il restyling.
Da qui l’inaugurazione in pompa magna ieri sera, presenti anche, con la presidente di Civibank Alberta Gervasio e il direttore generale Luca Cristoforetti, l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini e il vicesindaco di Udine Alessandro Venanzi.
Numeri in crescita
«Siamo lieti di inaugurare questa filiale in un momento in cui la banca cresce. Nei primi dieci mesi dell’anno registriamo, infatti, una crescita del risparmio gestito del 100% e aumentano anche i mutui casa ai privati, del 30%, ed i prestiti alle imprese del 10%». Cristoforetti sintetizza così i numeri più significativi, trainati dal rafforzamento e dalla riorganizzazione della rete commerciale.
«Una riorganizzazione – spiega ancora il direttore generale – che segna la trasformazione da banca generalista a banca specializzata, che offre ai suoi clienti famiglie e imprese una consulenza specifica e altamente qualificata. Il raddoppio della raccolta indiretta è uno dei risultati di questa scelta. Siamo una banca che continua a investire su se stessa e a crescere, nella rete e negli organici, incrementati di oltre 60 addetti nell’ultimo anno e vicini ormai a quota 600. Ricordo inoltre che siamo parte, con Sparkasse, del principale gruppo bancario indipendente con sede nel Triveneto e anche il primo, a livello nazionale, ad aver ottenuto la certificazione Iso integrata su sostenibilità, salute e sicurezza sul lavoro».
Investimenti, Pmi con il freno a mano
Confrontando i numeri aggiornati a ottobre con quelli della semestrale, chiusa con 13,6 milioni di utile, in crescita del 40% sul 2024, un incremento dell’8,2% nei ricavi e del 9,3% alla voce margine d’interesse, l’andamento positivo degli impieghi si stabilizza su percentuali meno vistose di quelle fatte segnare a fine giugno (dal +78% al +30% per i mutui, dal +24% al +10% per i prestiti alle imprese). Un dato atteso, dal momento che il primo taglio dei tassi da parte delle Bce fu quello deciso nel giugno 2024, favorendo una ripresa degli investimenti già nella seconda parte dello scorso anno.
Ripresa che però resta timida sul versante imprese. «Le banche – spiega Cristoforetti – sono sempre e alla ricerca impieghi di qualità a sostegno del sistema produttivo. Nonostante la discesa dei tassi, però, la propensione agli investimenti resta bassa: ricordo che il dato sugli impieghi verso le imprese resta negativo, a livello di sistema, con una contrazione che riguarda soprattutto le piccole e medie imprese, frenate non soltanto dall’instabilità geopolitica, ma anche dalla prudenza dell’incertezza sulle dinamiche future dei tassi. Non riscontriamo invece rallentamenti nelle scelte di investimento delle società corporate. Quello che tengo a sottolineare, in ogni caso – conclude Cristoforetti – è che Civibank, con il suo +10%, si colloca ben al di sopra dell’andamento di sistema, che come ho detto registra un dato contrazione».
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