Chi è il veneziano Davide Croff, il futuro presidente di Cattolica

VENEZIA. Sarà la Cattolica del cambiamento e al vertice della compagnia veronese andrà il veneziano Davide Croff. E' lui il primo nome della lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione previsto nell'assemblea del 13-14 maggio prossimi.
Il candidato che succederà a Paolo Bedoni è dunque un banchiere purissimo come Croff, nato a Venezia il 1 ottobre del 1947, sposato con tre figli, una laurea in Economia e commercio all'università Ca' Foscari e una specializzazione in economics al Pembroke college di Oxford. Un lungo cursus honorum in Banca d'Italia, e poi Fiat, Bnl, di cui è stato per molti anni amministratore delegato, ex presidente della Biennale di Venezia e di Permasteelisa, ma in passato anche consigliere della Banca Popolare di Milano Bpm e di diverse società quotate, tra cui Terna e Snam.

La rosa messa a punto dal cda di Cattolica con il supporto dell'advisor Spencer Stuart ha dovuto garantire un profondo ricambio del consiglio, come chiesto dall'Ivass a valle dell'ispezione che ha rilevato significative carenze nella governance della compagnia.
Nella lista, oltre a Croff, figura Camillo Candia, ex ceo di Zurich Italia, a cui potrebbe andare la vice presidenza mentre le uniche conferme sono quelle dell'ad Carlo Ferraresi (proposto per la conferma in quel ruolo) e dei tre consiglieri in quota Generali ( Stefano Gentili, Roberto Lancellotti, Elena Vasco), estranei ai rilievi dell'Ivass. La rosa di 15 comprende anche Luigi Migliavacca, Cristiana Procopio, Daniela Saitta, Giulia Staderini, Paolo Benazzo e Pierpaolo Marano, professore associato di diritto delle assicurazioni all'Università Cattolica, 'tecnicò considerato in area Ivass.
Silvia Arlanch, Laura Santori e Carlo Maria Pinardi sono gli amministratori candidati a membri del comitato per il controllo sulla gestione.
Il Consiglio di Cattolica sottolinea che «la lista include profili con un mix di conoscenze, competenze ed esperienze maturate in ambito assicurativo e finanziario, in ambito risk management e controlli, garantendo l'idoneità collettiva dell'organo amministrativo e riflettendo le priorità strategiche che Cattolica si troverà ad affrontare». Inoltre, la rosa dei candidati «valorizza la diversità, con particolare riferimento al genere e il mix di esperienze, rispettando al contempo i requisiti normativi e statutari».
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