Caravaggio, Tiepolo, Tintoretto e le Oselle d’oro dei Dogi: in vendita il tesoro delle opere d’arte della Banca Popolare di Vicenza

Pubblicato l’avviso di vendita della collezione di opere d’arte dell’istituto finito in disgrazia. I nove lotti comprendono oltre ai grandi interpreti del Seicento e Settecento veneto, dal Tintoretto a Giambattista Tiepolo, la più grande collezione di Oselle Veneziane al mondo, un Caravaggio e la Crocifissione di Giovanni Bellini. Solo per citare alcuni dei magnifici pezzi posti in vendita

La redazione

VICENZA. Il tesoro artistico della Banca Popolare di Vicenza è pronto per essere venduto. In quella che è stata una collezione di opere d’arte che comprende oltre ai grandi interpreti del Seicento e Settecento veneto, dal Tintoretto a Giambattista Tiepolo, la più grande collezione di Oselle Veneziane al mondo, un Caravaggio e la Crocifissione di Giovanni Bellini. Solo per citare alcuni dei magnifici pezzi presenti nei nove lotti posti in vendita.

Le opere sono custodite a Palazzo Thiene a Vicenza, Palazzo degli Alberti e Palazzo Soranzo Novello a Prato. Tra queste a Vicenza risultano nei diversi lotti le opere dei più grandi maestri veneti tra i quali Giovanni Buonconsiglio, Palma il Giovane, Jacopo Bassano, Domenico Brusasorci, Bernardino Licino, Valerio Belli, Alessandro Vittoria, Andrea Michieli, Giulio Carpioni, Francesco Maffei, Jacopo Tintoretto, Gaspare Diziani, Marco Ricci, Sebastiano Ricci, Giuseppe Zais, Giambattista Piazzetta, II Padovanino, Giambattista Tiepolo, Gianantonio Pellegrini, Antonio Zanchi, Alessandro Longhi, Giandomenico Tiepolo.

E per l’appunto il dono dei Dogi: la più importante raccolta di Oselle Veneziane esistente al mondo. Una collezione che è stata a cuore dell’ex presidente Gianni Zonin (condannato in primo grado per il crac della banca berica) e che riuscì a riportare in Veneto le oselle coniate nei 275 anni della Serenissima (dal 1521 fino alla sua caduta). La raccolta si componeva di 275 oselle che i dogi regalavano ogni anno ai nobili al posto delle tradizionali anatre (“oselle” in dialetto). Queste monete sono considerate tra le più importanti al mondo per la bellezza iconografica e il significato storico: oselle d’argento, doppie e d’oro e la rarissima Osella del Doge Andrea Gritti, coniata nel 1523, ed ultimo pezzo raccolto dalla Banca per completare l’intera collezione.

A queste si aggiungono una raccolta di sculture di Arturo Martini, le stampe della tipografia Remondini e una raccolta di ceramiche di Leonardo Borgese. A Palazzo degli Alberti ci sono la Coronazione di Spine del Caravaggio, la Madonna col Bambino, di Filippo Lippi e la Crocifissione di Giovanni Bellini. I beni d'arte si incentrano sul Barocco toscano, con opere di Matteo Rosselli, Jacopo Vignali, Giovan Battista Vanni, Francesco Furini, Carlo Dolci, Cesare, Vincenzo e Piero Dandini, Giusto Suttermans, Livio Mehus.

I soggetti che fossero interessati all’acquisto di uno o più Lotti nei termini di cui al Processo dovranno inviare un’offerta non vincolante, si legge nell’avviso della Bpvi in liquidazione coatta amministrativa.

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