Atlantia dice addio a Piazza Affari
A 19 anni dalla quotazione, scatta il delisting dopo l’Opa dei Benetton e Blackstone. Dal 9 dicembre il titolo non sarà più negoziabile

Un addio eccellente quello di Atlantia da Piazza Affari, non il solo peraltro visto che sono molte le società che hanno optato per il delisting.
A 19 anni dalla quotazione, la Spa lascia la Borsa dopo l'offerta pubblica di acquisto dei Benetton e di Blackstone che ha portato Schema Alfa, la società veicolo partecipata da Edizione e Blackstone, a sfiorare il 96% del capitale di Atlantia.
Nelle giornate del 7 e 8 dicembre il titolo a Piazza Affari è stato sospeso, il 9 dicembre scatta la revoca che mette fine alle negoziazioni.
Il debutto di Atlantia in Borsa risale al 2003 ma la sua storia arriva da molto lontano. Si parte nel 1950 quando, per iniziativa dell'Iri (Istituto per la ricostruzione industriale), nasce la Società Autostrade Concessioni e Costruzioni. Nel 1999 Autostrade viene privatizzata e all'Iri subentra un nucleo stabile di azionisti guidato da Edizione (holding di investimenti fondata e controllata dalla famiglia Benetton).
Quattro anni dopo le attività in concessione vengono separate dalle attività non autostradali e nasce Autostrade per l'Italia e la holding di partecipazioni sbarca a Piazza Affari. Dal 2005 in poi, Atlantia ha iniziato un processo di diversificazione geografica acquisendo la gestione di autostrade a pedaggio in Brasile, Cile, India e Polonia.
Nel 2021, dopo aver ceduto l'intera partecipazione detenuta in Autostrade per l'Italia ad un consorzio guidato da Cassa Depositi e Prestiti, è stata avviata una profonda trasformazione che ha definito il corso della nuova Atlantia.
La società, con una presenza articolata a livello globale, non solo detiene Aeroporti di Roma e Telepass in Italia ma è presente nel settore autostradale e aeroportuale anche all'estero: nella società autostradale spagnola Abertis (insieme ad Acs di Perez), in Aè roports de la Cote D'Azur e ha quote di minoranza in Getlink, la società che gestisce il tunnel sotto la Manica, e nel costruttore tedesco Hochtief.
Atlantia, dal punto di vista dei risultati finanziari, ha chiuso il 2021 con ricavi operativi consolidati per circa 6,3 miliardi di euro ed un margine operativo lordo (Ebitda) pari a circa 4 miliardi di euro. Gli investimenti operativi sono stati pari a circa 1,1 miliardi.
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