Allo studio la lista per il cda di EssiLux. Gli eredi Del Vecchio cercano la pace

Mentre gli eredi di Leonardo Del Vecchio non hanno ancora trovato un accordo sui legati testamentari che riguardano, tra gli altri, la posizione di Francesco Milleri, il cda di EssilorLuxottica si appresta ad analizzare i conti del gruppo nel 2023. Una riunione, prevista il 14 febbraio, secondo quanto indica il calendario finanziario reso noto sul sito del gruppo, che potrebbe essere occasione anche per definire l’impianto del futuro board del campione mondiale dell’occhialeria. Il comitato nomine del gruppo sarebbe al lavoro per definire la rosa dei nomi che comporrà la lista del cda.
Il rinnovo del consiglio, secondo quanto è previsto dallo statuto di EssiLux, viene votato dall’assemblea dei soci. La differenza rispetto alle società quotate in Italia è che in Francia in assemblea si vota nome per nome e non la lista in blocco. Un’altra caratteristica della lista è il numero dei consiglieri: attualmente in cda siedono 14 membri, lo statuto prevede di poter elevare fino a un massimo di 18 membri, con alcuni paletti dati ovviamente dalle quote rosa e dal limite pari ai due terzi di indipendenti per la lista del board.
Va sottolineato che escono dalla proposta che il consiglio di amministrazione porta in assise dei soci gli amministratori rappresentanti dei lavoratori, al momento due in carica in Essilux. Più il rappresentante di Valoptec, l’associazione che raggruppa 30 mila dipendenti azionisti e che detiene circa il 4 per cento del capitale di EssiLux.
L'assemblea del gruppo quotato alla Borsa di Parigi, nella quale i soci a partire dalla controllante Delfin voteranno i componenti del nuovo cda, è prevista per il 30 aprile.
La holding della famiglia Del Vecchio che custodisce le partecipazioni finanziarie come Generali, Mediobanca e UniCredit, controlla anche la quota di riferimento del gruppo di lenti e occhiali, circa il 32% del capitale. Ed anche se la questione relativa all’eredità del geniale fondatore di Luxottica, Leonardo Del Vecchio scomparso a giugno del 2022, incrocia il destino del gigante di lenti e occhiali, si tratta di due strade che seguono percorsi sostanzialmente separati. Questo perché Delfin non propone alcun nome per la lista del board della controllata.
Attualmente nel cda di EssiLux siedono oltre a Francesco Milleri, presidente e ad, per il quale l’attesa è di una riconferma al vertice, Romolo Bardin e Mario Notari (entrambi consiglieri anche di Delfin, il primo tra i fidatissimi di Leonardo Del Vecchio, il secondo notaio dell’imprenditore scomparso). Paul du Saillant, vice ad, è l’altro consigliere esecutivo. Gli altri componenti dell’attuale cda, esclusi i due rappresentanti dei lavoratori e il nome espressione di Valoptec, sono tutti indipendenti.
Milleri in una recente intervista aveva elogiato i risultati della squadra di vertice e quindi si potrebbe andare verso la continuità. Bisogna capire se sarà così e soprattutto se verrà mantenuta l’attuale numerica del consiglio. Su tutto ciò le questioni ereditarie aperte incidono in misura marginale, per due fatti: perché il percorso di governance di Essilux, come detto, è cosa a sé e perché Delfin oggi è sostanzialmente autonoma nella gestione rispetto agli azionisti: i sei figli di Del Vecchio, la moglie Nicoletta Zampillo e il suo primogenito, Rocco Basilico. Per quanto l’augurio è che l’armonia torni su quella che è una delle più grandi fortune prodotte dal nulla nel nostro Paese.
Riproduzione riservata © il Nord Est