Federalberghi Veneto, città d’arte e terme trainano il turismo regionale per le festività

Aumento del tasso di occupazione nelle strutture ricettive del Veneto per il ponte dell'Immacolata e le festività natalizie. Lo ha riferito stamani il presidente di Federalberghi Veneto, Massimiliano Schiavon, nel corso di una conferenza stampa a Mestre (Venezia)

Città d'arte e terme trainano il significativo aumento del tasso di occupazione nelle strutture ricettive del Veneto per il ponte dell'Immacolata e le festività natalizie. Lo ha riferito stamani il presidente di Federalberghi Veneto, Massimiliano Schiavon, nel corso di una conferenza stampa a Mestre (Venezia).

A fronte di un importante aumento dei flussi turistici, "registriamo invece un lieve calo sul cluster della montagna rispetto ai dati del 2022 - ha rilevato Schiavon -, a causa dell'incremento delle tariffe accessorie, come quelle di ski pass e abbigliamento tecnico".

Per l'Immacolata, la federazione registra un incremento del 19,8% del tasso di occupazione delle strutture alberghiere termali, ormai sature all'84%, e del 31,6% di quelle nelle città d'arte (Venezia e Verona in particolare, piene al 53%).

Per quanto riguarda le festività natalizie, guidano le terme, con un tasso di occupazione pari al 75% e un incremento del 25,3% rispetto all'anno precedente; il dato cresce al 91% a Capodanno. "L'exploit delle terme - ha spiegato il direttore regionale di Federalberghi, Marco Gottardo - è dovuto alla scoperta di una clientela stanziale, nata nel periodo Covid, che precedentemente non era mai stata conosciuta". La montagna, "ostacolata dai prezzi e dal ritardo delle vendite, paga invece una diminuzione del 5,3% rispetto all'anno scorso", ha concluso Schiavon.

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