Export boom con la cantieristica navale

Il +10,4% sovrasta le altre aree trivenete grazie a Trieste e Gorizia. In negativo Udine e Pordenone

TRIESTE. La cantieristica navale traina il boom dell'export del Fvg, che nel primo semestre 2016 segna un +10,4% sullo stesso periodo 2015. Il dato è in controtendenza col dato nazionale (stabile sul 2015) e pesa oltre 5 volte il dato del Nordest (+1,9%).

Il buon risultato è dovuto appunto alla cantieristica, che fa il +55% a Trieste e il +6,7% a Gorizia. La regione si presenta così divisa in due: Udine e Pordenone sono contrassegnate all’opposto rispettivamente da un -0,4% e -0,8% di vendite all'estero. Dopo un primo trimestre chiuso in negativo (-3,2%), il valore delle export targato Fvg passa ora da 6,5 a 7,2 miliardi, e le importazioni calano del 7,9%: il saldo della bilancia commerciale sale da 2,8 a 3,8 miliardi.

Nei dati Istat rielaborati da Ires Fvg, anche senza l'apporto dei cantieri l'export Fvg risulterebbe in crescita, con un +3,5%: risultato migliore di tutte le regioni del Nord. Come nota il presidente di Confindustria Venezia Giulia, Sergio Razeto, «le commesse di Fincantieri contano molto né vanno dimenticate realtà più piccole come la Monte Carlo Yachts di Monfalcone. Il dato al netto del settore navale si spiega invece col buon lavoro all'estero di realtà come Illy, Pasta Zara e del distretto biomedico».

Udine e Pordenone restano invece in difficoltà sui mercati esteri: le ragioni stanno nella compressione dell’export nel settore metallurgico, che segna un -3,8%, pari a quasi 47 milioni in meno. Alle conseguenze del dumping cinese sul mercato internazionale dei metalli, si somma il calo friulano nell’export di mobili (-3,7%) e apparecchiature elettriche (-16,4%). Il presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti, spiega che «le piccole imprese stanno perdendo competitività sulla fascia di prodotto medio-bassa, causa costi di lavoro, tasse, energia e logistica, che fanno sì che la nostra competizione possa avvenire solo a livello di prodotti d'eccellenza, tuttavia una nicchia».

Quanto alle destinazioni dell'export Fvg, picca la crescita delle vendite negli Usa, dovuta in primo luogo a navi e imbarcazioni: il +53,7% vale un +588 milioni sul primo semestre 2015. Incrementi significativi verso Germania (+5,1%), Francia (+10,4%), Turchia (+25,6%) e Russia (+8%). La crescita percentualmente più significativa è sull’Algeria: +220,6%. Le imprese del Fvg continuano invece a perdere quote di mercato in Cina (-15,4%), trend negativo iniziato nel 2012. (d.d.a.)
 

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