Essilux, si corona il sogno di Del Vecchio

PARIGI. Essilux, come Leonardo Del Vecchio chiama la fusione che corona il progetto imprenditoriale di una vita, ora è realtà. «Intendo essere il punto di rifermento di tutti gli azionisti: uniremo il meglio di entrambe le società, senza che una prevalga sull'altra». Lo afferma il presidente esecutivo di EssilorLuxottica, Leonardo Del Vecchio, aprendo l'assemblea della fusione tra i gruppi delle montature e delle lenti, che dà vita al gigante mondiale dell'occhialeria con oltre 16 miliardi di fatturato. «Per me è il compimento del sogno di una vita - aggiunge Del Vecchio a Parigi, sede della nuova holding - con un impegno che testimonia i miei valori e il rispetto di tutti. Siamo due società che hanno sempre mostrato un grande rispetto per il mercato e voglio rassicurare tutti gli azionisti che sia io sia il vicepresidente esecutivo Hubert Sagnières metteremo il massimo impegno per lo sviluppo del gruppo», conclude il fondatore di Luxottica.

«Da Essilor vogliamo ereditare la profonda cultura dell'azionariato diffuso, la capacità di coinvolgere i dipendenti nelle sorti dell'azienda e di promuovere una perfetta convergenza di interessi tra tutti gli stakeholder, a partire dalle nostre persone», dice ancora Del Vecchio, aggiungendo che «da Luxottica portiamo al nuovo gruppo le caratteristiche proprie della sua semplicità organizzativa: velocità decisionale e rapidità esecutiva, segno di una proprietà forte e di un azionista di riferimento di lungo corso». «Come presidente cercherò di assicurare la piena valorizzazione dei talenti e delle eccellenze delle due società: da oggi ci attende un importante processo di integrazione, che vorremmo improntare all'estrema semplicità e rapidità esecutiva, focalizzando le due società operative Essilor International e Luxottica Group nelle rispettive aree di eccellenza».
Sui risultati della ops interviene il vicepresidente esecutivo di EssilorLuxottica Hubert Sagnières che commentando l’adesione del 93,3% del capitale all’offerta commenta: «Il risultato dell'Ops era atteso, ma dimostra la grande fiducia degli azionisti di Luxottica nell'operazione che abbiamo concluso con Leonardo Del Vecchio». In apertura dell'assemblea della nuova holding a Parigi, il direttore finanziario di Essilor, Hillary Harper, ha specificato i tempi per il totale 'delisting' di Luxottica da Piazza Affari, che dovrebbe essere completato «prima della fine del primo trimestre dell'anno prossimo».

Mentre sull’affaire Franco Milleri che aveva agitato la stampa francese in questi giorni si getta acqua sul fuoco. L'eventuale discussione sulla nomina di Milleri come ad di EssilorLuxottica «non è all'ordine del giorno» precisa Olivier Pecoux, responsabile del Comitato remunerazione e nomine, in una dichiarazione fatta «in accordo con tutto il Cda». «Io ho i miei desideri futuri - aggiunge Del Vecchio - so benissimo che c'è una commissione che si occupa di queste cose, se decidessi di volerlo fare mi rivolgerei alla commissione e al Cda secondo il contratto che abbiamo e che intendo rispettare fino alla fine».

E sui timori di una scalata italiana ai francesi tranquillizza ancora Sagnières: «Non c'è una presa di controllo rampante di Delfin su Essilor». Lo afferma il vicepresidente esecutivo di EssilorLuxottica Hubert Sagnières rispondendo agli azionisti durante l'assemblea di fusione tra i due gruppi. «Io e Leonardo Del Vecchio avremo uguali poteri fino al 2020 e Delfin avrà il 31% dei diritti di voto ed è scritto nello statuto: non è un numero magico o che si può superare», aggiunge Sagnières spiegando agli azionisti che il 69% non è in capo alla holding del fondatore di Luxottica e che «il potere e il controllo è nelle vostre mani». «Gli accordi sono solidi e verranno rispettati - conclude il vicepresidente esecutivo di EssilorLuxottica - e basta con queste voci» anche sulla governance «che hanno avuto un effetto negativo sul morale» di manager e dipendenti.
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