Essilux, l’assemblea della pace

PARIGI. Poteva essere il redde rationem di uno scontro interno e invece quella di oggi, per Essilux, è l’assise dei soci che suggella la pace tra due sorelle, Essilor e Luxottica, e ridà slancio al colosso di lenti e occhiali verso la sua cavalcata alla conquista del mondo. Mentre scriviamo è in corso l’assemblea dei soci a Parigi. Dal libro soci del gruppo viene la conferma di Delfin (holding di Leonardo Del Vecchio) primissimo azionista con oltre il 32% delle quote e il 31% dei diritti di voto. «Questa operazione ha avuto successo grazie al lavoro di team», ha affermato tra gli applausi Del Vecchio aprendo i lavori dell'assemblea.
Sulla ricerca del nuovo ad Del Vecchio ha detto «I requisiti per una persona del genere li abbiamo all'interno del gruppo, nessuno può fare meglio». «Questo è un mestiere molto tecnico, non vorrei prendere magari un avvocato, che poi se lo butto in acqua non sa nuotare» ha aggiunto. «Lenti e montature sono prodotti molto tecnici: un'ottima conoscenza della meccanica industriale e del factoring è molto importante» ha poi detto Hubert Sagnières, vicepresidente esecutivo di EssilorLuxottica rispondendo alla domanda di un azionista durante l'assemblea del gruppo. «Siamo anche presenti in più di 160 Paesi», spiega Sagnières facendo riferimento alle caratteristiche dell'amministratore delegato che due cacciatori di teste stanno cercando. «Queste società – ha aggiunto Del Vecchio - mi hanno chiesto se sarei favorevole al fatto che questo manager possa venire dall'interno del gruppo e certo: sarebbe la sola soluzione».
Valoptec, l'associazione dei dipendenti di Essilor, azionista con circa il 4% della holding EssilorLuxottica, conferma che il gruppo sceglierà il suo amministratore delegato entro la fine del 2020, come da patti originari, anche se si ritiene che avverrà molto prima. La conferma è venuta in avvio dei lavori con l'intervento della rappresentante di Valoptec, Juliette Favre, nel quale ha spiegato i motivi dell'adesione all'accordo per la pacificazione nella governance. Il vicepresidente esecutivo Hubert Sangieres ha invece detto che «abbiamo avuto delle difficoltà, ma non si deve guardare all'albero della governance che rischia di coprire la foresta» della grande forza e potenzialità del gruppo. L'assemblea - alla quale in avvio partecipa il 72,96% del capitale e che deve tra l'altro approvare un dividendo di 2,04 euro per azione - si svolge al momento in un clima tranquillo, con diversi applausi dalla vasta platea di azionisti.
«L'anno è iniziato bene e siamo sulla strada giusta», ha detto il co cfo (co-direttore finanziario insieme a Hilary Harper) Stefano Grassi. Il top manager ha confermato le stime di aumento dei ricavi nel 2019 in un range compreso tra il 3,5% e il 5%, mentre il management del gruppo ha illustrato più di 20 progetti di integrazione in corso. Tra questi, l'inizio della distribuzione su larga scala in Italia delle lenti progressive Essilor, mentre negli spazi della società francese delle lenti si amplierà la vendita di prodotti di origine Luxottica, a partire da Ray-Ban.
«Arriveremo alla combinazione delle due culture, non con una che prevalga sull'altra, ma con due culture che vengono entrambe portate nella società». Lo ha affermato Francesco Milleri, negli ultimi anni braccio destro di Leonardo Del Vecchio e consigliere di amministrazione di EssiloLuxottica con deleghe che gli sono state trasferite dall'imprenditore italiano. «C'è un momento per la fusione e uno per la conoscenza reciproca: sarà un momento transitorio, i dirigenti arriveranno nella holding e arriveremo alla combinazione tra le culture», aggiunge Milleri, ricevendo un applauso dall'assemblea del gruppo. Sulla stessa linea Laurent Vacherot, il manager francese anch'esso con nuove deleghe operative e che insieme a Milleri sta scegliendo i dirigenti del gruppo integrato. «Forse negli ultimi tempi» durante lo scontro sulla governance «non abbiamo dato il meglio, ma l'accordo da poco firmato è una nuova partenza, per me e per tutti che ci farà avere grandi successi», conclude Vacherot, in un clima sereno tra i manager.
Riproduzione riservata © il Nord Est