Dba sbarca in Borsa: collocati oltre 23 milioni

L’azienda della famiglia De Bettin di Villorba da è quotata all’Aim Flottante pari al 38,5 per cento del capitale, Fondo Italiano resta nella società
VILLORBA. È il giorno dello sbarco in borsa della Dba Group di Villorba, società specializzata nella gestione di reti e infrastrutture: oggi partirà la negoziazione delle azioni ordinarie sul segmento Aim Italia della Borsa di Milano, dedicato alle piccole e medie imprese. Dba sarà la prima società partecipata dal Fondo Italiano di Investimento a essere ammesso alla quotazione.


Il suono della campanella a Piazza Affari, stamattina, segnerà quindi il traguardo di un percorso iniziato diversi anni fa, nel 2012, con la partecipazione al programma Elite di Borsa Italiana. Nelle ultime settimane si sono susseguiti gli incontri per trovare la copertura dell’offerta pubblica iniziale dei titoli, finalizzata anche dal tour di presentazione del progetto nelle principali città europee. L’ammissione alla quotazione è quindi avvenuta in seguito a un collocamento di 5,7 milioni di azioni ordinarie, di cui 3 milioni di nuova emissione, 2 milioni messe in vendita dal Fondo Italiano di Investimenti, 749 mila provenienti dall’esercizio dell’opzione di Over Allotment concessa dall’azionista Db Holding Srl. Il prezzo di offerta è di 4 euro ad azione. Il collocamento, che ha un controvalore di 23 milioni di euro, ha generato una domanda complessiva superiore di 1,7 volte al quantitativo offerto. Gli investitori sono per la maggior parte italiani ma con una quota straniera superiore al 30 per cento. Il capitale della società dopo il collocamento sarà composto da 13 milioni di azioni, di cui 11,5 ordinarie e 1,5 non quotate. Il flottante sarà pari al 38,5 per cento del capitale della società. Confermata la “clausola etica” voluta dalla famiglia titolare di Dba, secondo cui parte delle quote dei fratelli De Bettin, titolari, saranno cedute agli azionisti in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo di redditività nell’esercizio che sarà chiuso al 31 dicembre 2018.


«Il risultato dell’offerta pubblica iniziale conferma la validità del nostro progetto di crescita: investitori esperti hanno dimostrato di apprezzare gli asset della nostra società, nonché il suo programma di espansione all’estero e di consolidamento nel mercato interno», ha spiegato Francesco De Bettin, cofondatore dell’azienda con gli altri tre fratelli e presidente. «Il nostro cammino prosegue senza pause nel raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano industriale 2017-2021. Fondo Italiano rimarrà un nostro importante socio anche dopo la quotazione, con una quota pari a circa il 10 per cento, e ci continuerà ad affiancare anche nel corso dell’importante fase di sviluppo e di consolidamento che ci attende».


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