Da Bassano a Vicenza in trenta minuti: aperto il terzo tratto della Pedemontana veneta

La Pedemontana Veneta arriva al terzo atto. Oggi, alle 12, sarà infatti aperta la terza tratta funzionale dal casello di Breganze a quello di Bassano del Grappa Ovest.
Si tratta di ulteriori 15 chilometri che portano la superstrada a pagamento a una percorribilità di circa 35 chilometri su 94 chilometri complessivi. «Si tratta di un tratto strategico – ha detto il presidente della Regione Luca Zaia, annunciandone l’apertura – che consentirà un dimezzamento dei tempi di percorrenza tra le diverse località servite dalla nuova arteria stradale, in quello che è il cuore produttivo del Veneto.
Con l’apertura del primo tratto nel giugno 2019, del secondo nel giugno scorso e il terzo di domani (oggi, ndr), stiamo gradualmente constatando i grandi vantaggi di questa infrastruttura dal punto di vista logistico e ambientale, nuova nel suo genere, anche gradevole da percorrere, con scarpate dolci, molte alberature e ampie superfici a prato». Da Bassano sarà possibile raggiungere Vicenza in poco più di 30 minuti anziché gli attuali 55, Breganze in 10 minuti anziché 25, Malo in 17 minuti anziché 45, «liberando i centri abitati dell’area interessata dai flussi di traffico, soprattutto quelli pesanti».
Il Concessionario dell’opera ha recentemente garantito alla Regione che entro la primavera 2021 potrà essere conclusa la tratta da Bassano a Montebelluna ed entro l’estate 2021 tutto il resto, tranne la galleria di Malo e l’attacco alla A27. Per questi – Covid permettendo – l’obiettivo è arrivare a chiudere i cantieri entro gennaio 2022.
«Questo ulteriore passo avanti verso la definitiva realizzazione della Pedemontana – sottolinea il vicepresidente del Veneto e assessore alle infrastrutture Elisa De Berti – rappresenta, in un momento difficile come quello che stiamo attraversando, un segnale di forte incoraggiamento e di speranza. Il Veneto non si ferma nemmeno nelle fasi più sfavorevoli e oggi stiamo portando a compimento una delle principali opere pubbliche del Paese, nonostante gli innumerevoli ostacoli di carattere economico e burocratico che abbiamo dovuto superare negli ultimi cinque anni». —
Riproduzione riservata © il Nord Est