Confindustria Venezia al voto: Marinese verso la nomina

VENEZIA. Confindustria Venezia è pronta a eleggere il suo prossimo presidente. E le fiches sembrano tutte puntate sul nome di Vincenzo Marinese, uomo ben noto all’associazione: già vice dell’ex presidente degli imprenditori Luigi Brugnaro, oggi sindaco di Venezia; poi braccio destro di Matteo Zoppas, in Confindustria Venezia, fino alle sue dimissioni dalla carica provinciale avvenute l’8 maggio scorso, post elezione ai vertici di Confindustria Veneto. Con favorevoli congiuntura e tempistica, Marinese, ceo della Sirai di Porto Maghera che si occupa di bonifica di suoli e acque incontaminate, avrebbe dunque l’appoggio sia dell’attuale primo cittadino della città dove l’organizzazione opera (Brugnaro), sia del presidente regionale (Zoppas).
In molti lo danno come favorito ma fino al 7 luglio il suo nome si può fare solo a bassa voce. Venerdì 7, infatti, i saggi termineranno il loro lavoro. Poi sulle candidature raccolte inizieranno le consultazioni per arrivare al voto del Consiglio con il candidato prevalente. Pare che i tempi concessi a Venezia da Roma siano particolarmente stretti: entro fine mese; ma che la territoriale si stia attivando, visto il periodo estivo e le ferie che potrebbero far allontanare dalla sede operativa molti industriali, per una deroga ai primi di settembre.
Potrebbero esserci degli antagonisti a Marinese? Sono sempre e solo circolati due nomi: e il primo è quello di Alberto Baban, fondatore di Venetwork, vicepresidente nazionale e ai vertici della Piccola di Confindustria. Sono in molti a dire però, che la sua candidatura potrebbe non essere mai ufficializzata. Le cariche, nazionale e provinciale, non sono compatibili e in molti si chiedono perché Baban dovrebbe lasciare la sedia nazionale per Venezia. Visto che, si dice, potrebbe covare l’idea della successione di Vincenzo Boccia, a fine mandato. Missione non concretizzatasi lo scorso anno, quella della corsa a viale dell’Astronomia. Altri fanno invece il nome di Damaso Zanardo, presidente dell’omonima società di logistica, ma lui si è già chiamato fuori, smentendo un suo interesse. Sempre che non escano all’ultimo sorprese.
Ieri intanto Matteo Zoppas ha completato la squadra confindustriale regionale con due nuove deleghe. E, dopo le polemiche e l’uscita dall’associazione definita «una struttura più elefantiaca di quelle ministeriali», il presidente di Save Enrico Marchi è tornato alla corte di Confindustria con la responsabilità del credito. Qualcuno dice che potrebbe essere suo il nome dell’outsider per la gara veneziana. Ma non sembra un finale plausibile. Zoppas ieri ha nominato anche Maria Raffaella Caprioglio (Umana) alle Relazioni Industriali.
Prosegue, infine, la due diligence tra Padova e Treviso per la fusione, con un primo passo sulla compatibilità degli statuti per poi integrare categorie merceologiche e governance. Il percorso sarà lungo ma ha come spettatrici le altre territoriali (solo Vicenza sembra fare parte a sé) per capire se questo nocciolo duro possa pian piano accorpare altre strutture.
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