Confindustria Fvg, Agrusti e Valduga nominati vicepresidenti

Il primo consiglio della Federazione completa le nomine,

ma c’è tensione. «Lavoreremo per un clima positivo»

Elena Del Giudice

Chiuso il cerchio su Confindustria Fvg. Il primo consiglio di presidenza della federazione regionale guidato da Pierluigi Zamò ha provveduto a comporre la squadra. Con una particolare attenzione alle rappresentanze territoriali, e anche ai rapporti di forza. Nominati vicepresidenti Chiara Valduga e Michelangelo Agrusti, al quale è stata assegnata la funzione di vicario.

I rumors parlano di una riunione molto breve che il presidente di Confindustria Udine, Gianpietro Benedetti, avrebbe lasciato anzitempo, pare in disaccordo con le modalità di gestione dell’ordine del giorno.

Andando oltre la scarna comunicazione sulla composizione della squadra, si intuisce che il clima all’interno della corazzata degli industriali del Friuli Venezia Giulia rimane ancora piuttosto teso. La querelle iniziata qualche anno fa attorno al progetto di unificazione delle territoriali in un’unica associazione regionale - che avrebbe dovuto portare con sè un prolungamento di mandato sia per la allora presidente di Udine, Anna Mareschi Danieli, che di Giuseppe Bono, presidente di Confindustria Fvg -, pare non essersi chiusa con la nomina di Zamò a presidente della federazione, e i rapporti - soprattutto tra i leader di Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, e di Udine, Gianpietro Benedetti - rimangono formalmente cordiali ma realmente tesi. Non è dato sapere perché Benedetti abbia abbandonato la riunione - era collegato in videoconferenza - ma è probabile che non abbia condiviso la decisione di procedere alle nomine dei componenti della squadra senza aver preventivamente discusso il tema.

Peraltro non c’era stata condivisione nemmeno sulla definizione delle regole per l’elezione del presidente regionale: l’anno di “pausa” che è seguito dal subentro di Benedetti a Giuseppe Bono alla guida della federazione, e che avrebbe dovuto servire a individuarle, si è chiuso alla fine del mese di marzo senza produrre l’esito più atteso che - negli auspici di Benedetti - avrebbe dovuto essere la fissazione di un principio di rotazione territoriale per la posizione di leader regionale degli industriali. Alla fine il criterio adottato a marzo per la scelta del leader era stato quello dei numeri: tot associati tot voti. Alto Adriatico, che riunisce gli imprenditori dei territori di Pordenone, Gorizia e Trieste, ha avuto quindi dalla sua il “peso” sufficiente per procedere all’elezione del presidente, Pierluigi Zamò, vice di Agrusti in Alto Adriatico ma anche iscritto a Confindustria Udine, senza concordare alcunché. E ieri c’è stato il bis.

«La scelta di Chiara Valduga come vicepresidente di Confindustria Fvg - è il commento di Agrusti - è indicativa della volontà del presidente Zamò di costruire. Una scelta indiscutibile e di alto profilo. E lavoreremo perchè all’interno di Confindustria ci sia un clima positivo».

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