Cirillo Marcolin nominato al vertice di Confindustria Moda

L'imprenditore tra gli azionisti dell'omonima azienda dell'occhialeria è stato nominato all'unanimità  presidente della federazione che riunisce le associazioni delle oltre 67mila imprese che occupano più di 580mila lavoratori nel comparto tessile, moda e accessorio. Nel trimestre del Covid il settore ha registrato un -40% di ordinativi
03/03/2011 Milano, presentazione del Mido 2011 nella foto Cirillo Marcolin
03/03/2011 Milano, presentazione del Mido 2011 nella foto Cirillo Marcolin

MILANO. L'assemblea dei soci di Confindustria Moda, la federazione che riunisce le associazioni delle oltre 67mila imprese che occupano più di 580mila lavoratori nel comparto tessile, moda e accessorio, ha nominato Cirillo Marcolin come nuovo presidente all'unanimità. Lo si legge in una nota ripresa da Radiocor.

Marcolin ricopriva già la carica di vicepresidente della federazione. La nomina, che avviene nella logica di alternanza della rappresentanza dei settori tessile-moda e accessorio e nella continuità di intenti e di progettì, sarà immediata.

L'assemblea ha inoltre nominato Ercole Botto Poala come nuovo vicepresidente. "Raccolgo il testimone - spiega il neo presidente Cirillo Marcolin - con l'obiettivo di portare la crescita della Federazione in una nuova fase, nonostante un contesto complesso e sfidante come quello generato dalla pandemia globale nei mesi scorsi".

"Solo attraverso una collaborazione costante e proficua fra tutte le componenti della Federazione e il sistema del bello e ben fatto italiano - ha aggiunto - saremo in grado di poter competere in maniera sempre più efficace nei mercati globali come singole aziende e come sistema. È uno sforzo che ciascuno deve fare nel nome di un'industria che rende orgogliosa l'Italia agli occhi del mondo intero".

I risultati dei primi mesi del 2020 per l'industria del comparto tessile, moda e accessorio italiano sono stati 'pesantemente influenzati dalle conseguenze della pandemia globale di Covid-19: secondo una ricerca del Centro Studi di Confindustria Moda, alla quale hanno aderito numerose aziende associate, nel trimestre gennaio-marzo 2020, il calo della raccolta ordini è stato superiore al 40%'.

È quanto si legge in una nota della federazione. Questo trend ha avuto riflessi sia sulle quote di export, in diminuzione del 9%, che sulla richiesta di ore complessive di Cig autorizzate dall'Inps per i settori aderenti a Confindustria Moda, che ha raggiunto la cifra record di circa 98 milionì.

Diverso, invece, l'andamento relativo allo scorso anno: 'Lo stato di salute dei comparti rappresentati dalla Federazione nel 2019 era molto buono, con un fatturato in crescita a 97,9 miliardi di euro (+2,0% su base annua rispetto al 2018), un export pari a 67,8 miliardi di euro (in progressione del 6,8% rispetto all'anno precedente) e un saldo commerciale pari a 32 miliardi di euro (in miglioramento del 13,6%)'.

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