Cimice killer, danni per 48 mila aziende

L'insetto alieno ha fatto circa 160 milioni di danni alle coltivazioni venete, ma il ministro Bellanova ha dato il via libera all'utilizzo della vespa samurai per contrastare la cimice asiatica

VERONA. In Veneto i danni nel 2019 hanno, appunto, raggiunto gli oltre 160 milioni di euro. Le colture maggiormente colpite sono pere colpite al 80% (oltre 35 mln di euro), mele con danni per il 50% (59 mln), pesche e nettarine danneggiate al 60% (oltre 20 mln), noce danneggiata per il 50% (7 mln), kiwi colpiti al 40% (oltre 23 mln) e altri frutti danneggiati al 30% (oltre 17 mln).

La provincia più colpita è Verona in cui c'è il numero maggiore di imprese frutticole (4849) e il maggior numero di ettari coltivati a colture frutticole (13.122), specie a pesche e nettarine, mele, kiwi, pere e altri frutti. Seguono Rovigo (2125 ettari coltivati a frutta) e 257 aziende frutticole, Padova (1328 ha) e 663 aziende, Venezia (1261 ha) e 293 aziende, Treviso (1203 ha) e 861 aziende, Vicenza (556 ha) e 536 aziende, Belluno (93 ha) e 205 aziende (Fonte: Regione Veneto e stime Coldiretti Veneto su dati Istat e Regione del Veneto).

«Nelle zone colpite dal flagello - precisa Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Veneto - è necessaria la dichiarazione dello stato di calamità e la delimitazione delle aree danneggiate con sostegni alle imprese agricole mediante moratoria sulle rate dei mutui, sospensione del pagamento degli oneri contributivi, indennizzi a fondo perduto per i danni subiti e le perdite di reddito e lo sviluppo di fondi di intervento mutualistici. Tutte richieste che - conclude - abbiamo già evidenziato lo scorso settembre alle istituzioni e ai consigli comunali delle zone venete colpite dalla cimice asiatica. A rischio c'è la chiusura di migliaia di aziende agricole del territorio».

«Diciamo la verità, da quei paesi arrivano prevalentemente schifezze». Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, dal palco di Coldiretti, oggi alla Fiera di Verona, durante la manifestazione organizzata per denunciare i danni devastanti provocati ai campi e ai frutteti di 48mila aziende italiane dalla cimice, l'insetto killer dei raccolti arrivato dall'Asia.

«Il problema c'è. Il Veneto è fortemente preoccupato per questa partita» ha sottolineato Zaia, mostrando una pera, uno dei frutti, assieme a mele e kiwi, più danneggiati dall'insetto killer. «Il Veneto - ha ricordato - è la regione dell'agricoltura: oltre 63mila aziende agricole, quasi un milione di ettari coltivati, 6 miliardi e 400 milioni di valore. L'agricoltura bisogna assolutamente difenderla». Zaia ha anche ringraziato la Guardia di Finanza per il recente ingente sequestro, in Veneto, di carne di maiale sospetta destinata alla ristorazione cinese.

Intanto da Verona è arrivato il via libera dal ministro delle Politiche agricole e forestali, Teresa Bellanova, all'utilizzo della 'vespa samuraì per contrastare la cimice asiatica. 

Il ministro, parlando a Verona dal palco di Coldiretti durante la manifestazione organizzata nella giornata inaugurale di Fieragricola, ha poi sottolineato che come possibile deterrente per combattere il proliferare della cimice asiatica nei raccolti «oggi sono in condizioni di dire che la vespa samurai, per quello che potrà contribuire a contrastare questo fenomeno, da marzo-aprile, da quando ci saranno la necessità di poterla utilizzare, è nella disponibilità degli imprenditori. Questo grazie al lavoro che abbiamo fatto con il ministro Costa».

«Noi - osserva - ci siamo impegnati a lavorare su questo, portiamo un pezzo di risultato su questioni considerate importanti, da tutti i produttori». «Il lavoro adesso non è finito, ma continua» spiega Bellanova sottolineando che «80 milioni sono una prima parte di risorse: lo so bene che non basta. Dobbiamo lavorare assieme per implementare a livello nazionale e a livello europeo. E più forte sarà il lavoro di squadra che sapremo e più importanti saranno i risultati che riusciremo ad ottenere».

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