Castellucci pronto a lasciare il vertice di Autostrade

L’ad di Aspi e Atlantia, gruppo infrastrutturale controllato dai Benetton, ha spiegato che «il processo di riduzione delle responsabilità e di uscita da Aspi, iniziato prima della tragedia, riprenderà a breve» per consentirgli di dedicarsi all’integrazione con Abertis

GENOVA.«Per il ruolo importante a livello mondiale che Atlantia ha assunto negli ultimi tempi, il processo di riduzione delle responsabilità e di uscita da Aspi, iniziato prima della tragedia, riprenderà a breve». Giovanni Castellucci, a.d. di Autostrade per l’Italia, rispondendo così alle indiscrezioni stampa secondo le quali il manager sarebbe pronto a lasciare la guida della società. Castellucci ha risposto ai giornalisti fuori dal Palazzo di Giustizia di Genova dove era atteso per l’interrogatorio relativo all’inchiesta che lo vede coinvolto aperta sul crollo di Ponte Morandi.  

Castellucci e Gilberto Benetton
Castellucci e Gilberto Benetton

La decisione di lasciare la guida di Autostrade, dicono rumors di stampa confermate da fonti qualificate, non sarebbe di oggi ma sarebbe stata presentata dallo stesso Castellucci nel cda della capogruppo Atlantia del 3 agosto, prima dei fatti di Genova. L'obiettivo infatti sarebbe quello di concentrarsi sulla guida di Atlantia, sullo sviluppo del gruppo e Abertis. L'uscita dovrebbe concretizzarsi a fine anno.

Il Ponte Morandi
Il Ponte Morandi

Tornando all’inchiesta del crollo l’avvocato del manager, l’ex Ministro del Governo Monti, Paola Severino ha spiegato ai giornalisti che Castellucci parlerà con i magistrati «una volta che l'incidente probatorio sarà concluso». «In considerazione della complessità e della gravità dei tragici fatti sottoposti al vaglio della magistratura – ha spiegato l’avvocato Severino -  abbiamo ritenuto opportuno dichiarare la disponibilità dell’ingegner Castellucci a rispondere - nei limiti delle competenze a lui facenti capo e delle deleghe previste dall’organizzazione societaria- una volta che l’incidente probatorio sia concluso, siano state costruite le cause dell’evento e ne siano state tratte le eventuali specifiche contestazioni». Castellucci «ha ritenuto doveroso depositare una memoria ricostruttiva di tutti gli interventi da lui disposti in qualità di Amministratore delegato di Aspi, a seguito dei tragici fatti del 14 agosto» ha spiegato ha spiegato ancora.

Castellucci e l'avvocato Severino
Castellucci e l'avvocato Severino

Castellucci è stato interrogato per circa un’ora e si è avvalso della facoltà di non rispondere rilasciando dichiarazioni spontanee. L’ad di Autostrade e Atlantia ha spiegato al termine dell’interrogatorio: «In quanto capo azienda ho ritenuto di adempiere a un dovere etico, dando informazioni chiare ai magistrati in merito alle ulteriori verifiche e accertamenti sulla sicurezza della rete, che stiamo conducendo anche con l'ausilio di società esterne».

Inoltre ha evidenziato «che dopo la tragedia di Genova abbiamo promosso un'operazione straordinaria di monitoraggio delle infrastrutture della nostra rete. L'esito è assolutamente confortante. Ho rassicurato i magistrati che la nostra rete è sicura». Castellucci ha tenuto anche a precisare che «gli interventi di manutenzione effettuati dalla società, sulla base delle previsioni della Convenzione in essere, non vengono remunerati in alcun modo in tariffa».

Castellucci dopo l'intrerrogatorio a Genova
Castellucci dopo l'intrerrogatorio a Genova

Infine, ha voluto dettagliare le azioni di supporto messe in atto da Aspi per Genova. «Ho detto ai magistrati anche cosa stiamo facendo per le famiglie delle vittime e per i danneggiati dalla tragedia- ha aggiunto Castellucci -. Fino a oggi abbiamo erogato contributi a circa 300 famiglie senza casa e a circa 500 commercianti e artigiani. Inoltre, la società, senza attendere i tempi lunghi delle assicurazioni, ha assunto direttamente l'iniziativa per garantire il giusto risarcimento a circa 150 eredi delle vittime».

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