Biciclette, è un boom globale. A Nordest 800 milioni di ricavi

Nel settore sono 49 le aziende attive nel Triveneto in un business che riguarda anche accessori e abbigliamento. Tutte le aziende top da Pinariello a Wilier nell’analisi di Adacta Advisory
Roberta Paolini

PADOVA. Da più di un anno il settore della bici in tutto il mondo è nella condizione per cui la domanda è maggiore dell’offerta. Secondo J. Burke, ad del gigante delle due ruote Usa, Trek, «è come se ci fosse stato un grande pulsante con scritto sopra “Boom globale delle biciclette” e qualcuno l’avesse premuto senza avvisare».

Nel ciclismo il Nordest conta 49 aziende che fatturano complessivamente oltre 800 milioni di euro, nelle diverse categorie (bici, accessorie, abbigliamento e scarpe). Adacta Advisory ha esaminato come questo pezzo dell’economia del Nordest stia cavalcando questa grande onda e le incognite che l’accompagnano, prima fra tutte la carenza di componentistica.

«Il Nordest è area a forte vocazione sportiva, ben posizionata per numero di aziende che ruotano attorno al business dello sport – in particolare sport invernali/sci e sport esitivi/ciclismo - per notorietà dei brand, sofisticazione delle soluzioni tecniche e primato nel mondo professionale» spiega Paolo Masotti, Amministratore Delegato Adacta Advisory.

A fronte di marchi che primeggiano a livello mondiale (come Castelli, Campagnolo, Pinarello) quasi nessuna impresa, tuttavia, supera i 100 milioni di ricavi, e solo 11 imprese superano i 25 milioni, dice Masotti. «La sfida per il player nostrani è la crescita: il contesto di competizione internazionale richiede scale dimensionali sia per essere "top of mind" sul consumatore, sia confrontarsi con l'articolato sistema distributivo» sottolinea.

Pur essendo dinamico e resiliente (il 61% delle imprese del Triveneto nel 2020 ha registrato buone performance), tuttavia marca Masotti: «La struttura frammentata rende difficile la sfida con i big player di USA e del Est Asia. Il tema per lo sviluppo potrebbe essere l’aggregazione dei marchi veneti per raggiungere una maggiore consistenza». Nel triennio 2018-2021 ci sono state 4 operazioni di M&A in Veneto e la maggior parte di esse ha coinvolto investitori internazionali e di natura finanziaria. Tra queste si ricorda Pinarello comprato dal fondo Catterton, Selle Royal, investimento di Wise Capitale e Wilier Pamoja Capital SA.

28/09/2021 Santa Maria di Sala, inaugurazione nuova sede di Fantic Motor. Produzine biciclette, mountain bike
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Oltre le condizioni interne del settore ci sono i rischi esterni. Una bici, infatti, è composta in media da 50 componenti diversi, la maggior parte dei quali viene prodotta in Asia. In particolare Shimano detiene il 65% di questo mercato e denuncia da tempo di aver esaurito le scorte di magazzino. Ciò fa si che chi ordina una bici nuova oggi potrà riceverla anche nel 2022-2023. Le quotazioni delle materie prime sono aumentate notevolmente a partire dal 2020. Tra quelle maggiormente utilizzate dai produttori di bici, il costo dell’alluminio è salito del 27% mentre quelli di altri metalli e plastiche del 40-60% rispetto all’anno precedente, riversandosi sul prezzo finale delle bici, spiega lo studio di Adacta.

Paolo Masotti, Ad di Adacta Advisory
Paolo Masotti, Ad di Adacta Advisory

Che il Nordest sia terra di ciclisti è questione nota. Nel 2021, la Lombardia è la regione con più società ciclistiche (631) seguita da Veneto (405) e Toscana (264). L’area Nielsen 2, cioè Triveneto più Emilia Romagna, ha in media 8,7 squadre di ciclismo ogni 100 mila abitanti, ovvero 2,1 in più rispetto alla media nazionale. In Italia sono state disputate 4,2 mila gare ciclistiche, il 33% delle quali nell’area tra cui gare di fama internazionale come il Tour of the Alps e la Maratona delle Dolomiti.

Il sistema bici Triveneto comprende tre cluster, quello delle biciclette (244 milioni) in senso stretto con due campioni come Pinarello e Wilier Triestina, componentistica e accessori (288 milioni di ricavi aggregati) che vede alcuni leader internazionali come Campagnolo, l’abbigliamento con i Marchi Castelli (208 milioni aggregati) e le scarpe con Sidi e Northwave (fatturato aggregato 73 milioni).

A livello di leadership il sistema bici al vertice la Manifattura Valcismon, che tiene tra gli altri il marchio Castelli, seguita da Campagnolo e Diamant. Tra le principali aziende del campione è molto rilevante la quota di Export pari a circa il 78,8%. Nel Triveneto, il Veneto contribuisce per circa il 95% del fatturato totale del 2020 pari a 769 milioni di euro e 39 aziende. Treviso è la prima provincia per contribuzione al fatturato totale 2020, con 256 milioni, superando il primato detenuto da Vicenza prima della pandemia.

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