“Bepi” fa pace con Stefanel dopo sei anni

TREVISO. Un accordo transattivo - le cui cifre sono state tenute riservatissime - per mettere la parola fine alla vertenza tra Giuseppe “Bepi” Stefanel e l’azienda di cui è presidente, Stefanel Spa. Nel 2014 “Bepi” aveva promesso un contributo di cinque milioni di euro in caso di necessità dell’azienda, un “equity committment” che secondo gli azionisti andava saldato nel 2017, con l’azienda in concordato.
Secondo il presidente, invece, non c’erano le condizioni, e così la partita era finita direttamente in tribunale. Fino a luglio di quest’anno, quando le parti hanno finalmente trovato un accordo che estingue il debito del presidente e mette fine all’azione giudiziaria.
La promessa di aiuto
Il consiglio di amministrazione aveva avviato l’azione giudiziaria nei confronti di Giuseppe Stefanel il 14 marzo 2017. Il presidente, come detto, il 10 giugno del 2014 aveva assunto un impegno con l’azienda e con le banche finanziatrici per un versamento in conto capitale di un massimo di 5 milioni di euro in caso di necessità della Spa.
Necessità che, secondo gli azionisti, si sarebbe palesata nel 2017, con il concordato e il dovere di percorrere qualsiasi strada per riscuotere i crediti ritenuti esigibili. Il cda aveva quindi chiesto formalmente al signor Stefanel di provvedere al pagamento, ricevendo però un’opposizione basata su una diversa interpretazione degli obblighi contrattuali. Dopo una trattativa che non aveva portato a risultati, il cda aveva avviato l’azione giudiziaria.
L’accordo raggiunto
Il 4 dicembre 2018 il tribunale si era espresso in merito alla non ammissibilità di alcuni mezzi di prova, rigettando la richiesta di nomina di un consulente di parte e rinviando la precisazione delle conclusioni all’udienza del 21 gennaio 2021. Non ce ne sarà bisogno. L’accordo transattivo, ribadisce la società, «estingue l’azione giudiziaria avviata amarzo 2017 dal consiglio di amministrazione nei confronti del signor Giuseppe Stefanel, al fine di tutelare le proprie ragioni creditorie nei confronti dello stesso in relazione all’impegno derivante dall’equity committment».
Ma il contributo di 5 milioni non era l’unico fronte aperto. Con l’accordo da poco raggiunto - efficace dal 27 luglio 2020 - viene estinto anche il debito relativo al contratto di finanziamento post omologa da parte di Giuseppe Stefanel, risorse che il presidente aveva erogato in data 21 dicembre 2017 e il cui rimborso era previsto originariamente entro la fine del 2022. L’importo? Un milione e 250 mila euro al tasso convenzionale del 9 per cento.
Il futuro dell’azienda
Per il futuro Stefanel Spa sono giornate cruciali. L’azienda è in regime di amministrazione straordinaria ed è stata messa in vendita. Sono arrivate negli scorsi mesi cinque diverse offerte, ma la vera deadline è quella del 4 settembre: entro quella data, dopodomani, vanno presentate le offerte vincolanti, e si capiranno quindi le reali intenzioni dei soggetti che si sono fatti avanti finora. —
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