Benetton, piano tagli e ipotesi scorporo Sisley

Organico ridotto di 150-200 unità, con tagli distribuiti anche tra gli amministrativi, e una società autonoma per Sisley: sarebbe questo il piano di Benetton Group che avrebbe portato Alessandro Benetton ad uscire dal cda

TREVISO. Organico ridotto di 150-200 unità, con tagli distribuiti anche tra gli amministrativi, e una società autonoma per Sisley: sarebbe questo il piano di Benetton Group che avrebbe portato Alessandro Benetton, figlio del fondatore Luciano, ad uscire dal cda di United Colors.

Dopo l'uscita di Alessandro Benetton, in bilico c'è pure l'ad Airoldi
La redazione

Il progetto aziendale prevede esuberi nel quartier generale di Ponzano Veneto e nello storico stabilimento di Castrette di Villorba, in cui lavorano circa 1.300 addetti. In totale il gruppo ne conta oltre 8 mila.

Proprio su questo punto, in particolare, il figlio di Luciano Benetton avrebbe espresso la sua contrarietà alla ristrutturazione, ribadendo la necessità di un nuovo modello di impresa e di una visione strategica diversa.

Un altro capitolo riguarda il marchio Sisley, per la cui gestione è stata di recente costituita una società autonoma. Passo anche questo non approvato da Alessandro Benetton.

Secondo le voci che circolano negli ambienti di Villa Minelli, questa mossa potrebbe essere la premessa di una cessione dell'intero ramo aziendale. Dalla sede trevigiana per ora nessuna conferma. Comunicazioni ufficiali potrebbero venire dalla riunione con l'amministratore delegato Marco Airoldi in calendario il prossimo 21 dicembre. Il 13 intanto si dovrebbe svolgere il Cda per la sostituzione di Alessandro Benetton in consiglio con un manager che proviene proprio dal settore dell'abbigliamento.

Intanto, secondo fonti citate da Il Sole 24 Ore, la casa di moda chiuderà l’esercizio in corso con un rosso di 40-50 milioni di euro. Il quotidiano economico sottolinea come non si tratterà del peggior risultato (il 2013 fu archiviato con un passivo di 138 milioni), ma che sarà il quinto anno consecutivo in perdita per il gruppo di Ponzano Veneto, che porta a oltre 280 milioni il rosso complessivo dal 2012.

 

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