Anche la grappa ha il suo Consorzio di tutela
Nato ufficialmente il Consorzio di tutela nazionale della grappa come trasformazione dell’Istituto nazionale grappa

UDINE. Nasce ufficialmente il Consorzio di Tutela Nazionale della Grappa.
Presso la sede di AssoDistil, si è concluso il procedimento di trasformazione dell'Istituto Nazionale Grappa, presieduto da Sebastiano Caffo, in Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa.
Il più importante distillato a livello nazionale è registrato dal 2008 come Indicazione Geografica (IG) a livello europeo, e in quanto tale deve essere protetto e tutelato.
«A partire da oggi, ci sarà possibile agire coralmente ai fini della tutela e della promozione della Grappa Ig. È a questo punto della massima importanza che il governo vari al più presto il decreto per il riconoscimento della personalità giuridica ai Consorzi delle bevande spiritose, come già fatto da anni per quelli del vino e delle specialità alimentari, in modo che il Consorzio possa svolgere in pieno le proprie funzioni» dichiara Caffo.

«Le sfide che ci aspettano - ha detto il presidente del Comitato nazionale Acquaviti di AssoDistil Cesare Mazzetti - saranno impegnative ma grazie al sodalizio con AssoDistil questa nuova avventura potrà contare su una realtà già consolidata, in continuità con gli obiettivi già portati avanti da tempo dall'Associazione».
«Questo è solo il punto di partenza per il rilancio del nostro distillato di bandiera. Il nostro Consorzio, nei prossimi anni si impegnerà oltre che nella tutela, anche nella promozione di questa preziosa acquavite, la Grappa, che racchiude in ogni sorso la storia e le autentiche tradizioni italiane», ha concluso il presidente presentando il logo del Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa.
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