Agromeccanica in corsa grazie alla crescita delle produzioni agricole
Macchine, attrezzature e componentistica per l’agricoltura segnano un incremento delle esportazioni. Bene Usa, India, Germania, Turchia, Federazione Russa

PADOVA. Volano le vendite di macchine, attrezzature e componentistica per l’agricoltura in tutti i principali mercati internazionali.
«Una crescita senza precedenti», secondo FederUnacoma, la Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura, diffusa in occasione della fiera di settore Eima International tenutasi in ottobre a Bologna. La rassegna internazionale in un comparto così importante dell’industria italiana come l’agromeccanica è stata l’occasione per analizzare l’andamento delle vendite mondiali nel settore, e le performance dell’export italiano.
A livello di domanda globale di meccanizzazione agricola, i dati in particolare sulle vendite di trattori indicano incrementi record in tutti i maggiori Paesi.
«La ripresa economica generale incoraggia gli investimenti», ha dichiarato il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti, «ma determinante è il buon andamento delle produzioni agricole, e soprattutto le prospettive di crescita del settore primario, che entro i prossimi nove anni è destinato a crescere del 18% per le produzioni vegetali e del 13% per i prodotti zootecnici».
Determinanti in tal senso saranno la crescita demografica e l’esigenza di aumentare quantità e qualità delle produzioni per soddisfare la domanda crescente di alimenti pregiati. «Soprattutto di prodotti ortofrutticoli», ha sottolineato Malavolti.
Guardando ai singoli mercati, le immatricolazioni di trattrici crescono in maniera consistente in USA dove, dopo la chiusura già in attivo del 2020, i primi nove mesi del 2021 hanno registrato una crescita tendenziale del 12% con 246mila macchine vendute. Bene anche l’India, primo mercato mondiale per numero di immatricolazioni, su del 25% a 680mila nuove unità.
Vendite in ripresa anche in Europa, dove l’Italia spicca oltre la media continentale con una crescita nei primi nove mesi dell’anno del 44% (18.510 unità immatricolate), e fanno bene pure gli importanti mercati tedesco (25.700 unità, +6,8%), britannico (11.247 unità, +20%) e spagnolo (8245 unità, + 6,8%). Risale la Turchia dopo il crollo delle vendite con la crisi economica 2018-2019 e la successiva emergenza sanitaria, con a settembre 39mila immatricolazioni, ancora al di sotto comunque del picco di 73.000 macchine raggiunto nel 2017. Mentre il maggior mercato dell’Est Europa, la Russia, a metà anno segnava un attivo del 24,4% con oltre 17.400 unità.
Nell’analisi di FederUnacoma i dati positivi globali sono stati aiutati dal buon andamento delle rese agricole dei cereali in alcune aree dell'Europa orientale e in Australia, grazie alle buone condizioni meteorologiche, che hanno più che compensato il taglio alla produzione di grano previsto per la Federazione Russa, dove invece il clima secco ha dato raccolti inferiori del previsto. A cui si aggiunge la rilevante crescita della produzione mondiale di riso, ai massimi storici con 520 milioni di tonnellate su un totale di raccolti cerealicoli di circa 2.800 milioni di tonnellate.
In questo contesto l’export italiano di trattrici nei primi sei mesi del 2021 è cresciuto del 56,7% rispetto alla prima metà del 2020, raggiungendo il valore di 846 milioni di euro. Un terzo (34,4%) assorbito dall’Unione Europea: principali mercati Francia, Germania e Spagna. La crescita più significativa comunque è quella del mercato USA, salito dalla sesta alla quarta posizione con una quota del 6,8%.
Secondo le stime di FederUnacoma, il trend di crescita delle esportazioni di trattrici nel primo semestre dovrebbe confermarsi anche nella seconda metà dell’anno. Anche se sulle prospettive generali dell’industria agromeccanica pesa l’incognita delle materie prime e dei costi crescenti della logistica. Sulla componentistica il comparto fronteggia infatti sia l’emergenza dei materiali plastici e ferrosi sia quella del silicio metallico, utilizzato per produrre i chip e semiconduttori dei sistemi 4.0 applicati alle macchine agricole, il cui prezzo è aumentato del 300% in meno di due mesi.
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